Come nasce un’opera lirica?
Maestro collaboratore, per trent’anni, al Teatro Comunale di Bologna fino al 2020, Mario Benotto regalerà ai villafranchesi un appuntamento di piccoli segreti e di grande meraviglia: attraverso le riprese girate dietro alle quinte di opere come “Macbeth”, “La traviata”, “Cavalleria rusticana”, “La Cenerentola”, “Tancredi” e “Don Carlo” giovedì 11 gennaio, alle 18, proporrà un viaggio insolito nel lungo lavoro di messa in scena di una rappresentazione lirica.
Il video di Benotto, della durata di 45 minuti, inizierà dalla minuziosa attività dei tecnici luci, suono ed effetti speciali, attrezzisti per il montaggio e lo smontaggio delle scene, sarti, truccatori, calzolai (e tanti altri), fino alle prove degli artisti: coro, orchestra, interpreti principali tra le note di Verdi, Rossini, Mascagni.
“Il racconto si fermerà alla prova d’assieme – anticipa Benotto – e comprenderà anche alcuni spezzoni tratti dalla trasmissione Rai ‘Prima della prima’. Al video farò seguire una conferenza per spiegare che l’opera lirica è la forma di spettacolo più italiana di tutte, nonché la più sconosciuta. Nel melodramma sono concentrati musica, teatro e danza, ma anche tutti i mestieri necessari per l’allestimento di uno spettacolo. Non esiste una forma di rappresentazione più complessa”.
All’appuntamento in Sala Bordone Benotto, che ha radici villafranchesi, è stato invitato da Comune e Biblioteca Civica Paolo Luotto, mentre il Gruppo “Un tè in biblioteca” rinnoverà la tradizione di servire la bevanda al termine dell’incontro.
“Cominciamo l’anno culturale – commenta il sindaco Anna Macchia – con una proposta di grande fascino che, grazie alla competenza del nostro ospite, ci avvicinerà a un genere teatrale e musicale che riserverà sorprese: un bel modo di inaugurare il 2024”.
L’assessore alla Cultura Delfina Noto si è adoperata affinché l’occasione di scoprire “Come nasce un’opera lirica?!” (titolo dell’incontro) diventasse “un momento di condivisione per il pubblico villafranchese”. Il video di Benotto è stato recentemente proposto con successo agli incontri culturali del Caffè Mafalda. “Uno spazio con accessi limitati: adesso la Sala Bordone – dice l’assessore – consentirà a tutti, appassionati e curiosi, di trovare un posto a sedere per godersi l’evento, replicandolo in grande”. Ingresso libero.