Sulla Langa astigiana tra le valli Belbo e Bormida torna il “Portami via festival”

A organizzare la III edizione in programma tra venerdì 5 e domenica 7 luglio è stata la sezione canellese dell’Anpi con il comitato Martiri del Falchetto che lo hanno presentato con il suo articolato svolgimento che vedrà come ambientazioni lo spartiacque tra le valli Belbo e Bormida; in particolare il Sacrario partigiano dei Caffi a Cassinasco e il cippo dei Martiri del Falchetto comprendendo anche il museo dell’aeroporto partigiano Excelsior di Vesime: tutti luoghi simbolo della Resistenza.

In merito, ha spiegato il suo direttore artistico Massimo Zamboni: l’evento avrà come tema il concetto del “radicarsi”. Con esso si intende: “l’ancorarsi saldamente ad un territorio con radici profonde per assorbire l’humus antico fatto di paesaggio, di terra, di vite degli uomini, di lotte e emancipazioni, di leggende, cronache e storie concorrenti ad un processo di identificazione compiuto come libera e prolungata scelta conseguenza di accettazione di una genealogia, di una nascita, di un nome. Esistono infatti luoghi e persone che incatenano, e questo imprigionamento ha più spesso tonalità vivificanti anziché oppressive fino a trasformarsi in un’accettazione di subordine che paradossalmente conduce verso una idea eterna di libertà: quella di appartenere ad un più ampio contesto. “Si forma così, – continua Zamboni – una tensione dinamica che oltrepassa le apparenze, e genera un movimento costante che richiama alle proprie origini inducendo il desiderio di riconoscersi con il circostante in un afflato di libertà intesa come mancanza di costrizioni, di confini, di legami senza necessariamente essere categorizzata in prospettive temporali”.

L’avvio dell’evento è andato in scena ieri, ma oggi si continua. Alle 17 in piazza del Comune di Vesime, accanto all’aeroporto partigiano Excelsior, sul palco comandante Poli, sarà introdotta da Massimo Zamboni una tavola rotonda a tema moderata da Mario Renosio storico dell’Israt alla quale parteciperanno la ricercatrice Caterina Zamboni, lo scrittore Sandro Campani e Max Biglia; alle 19,15 al cippo dei Martiri del Falchetto di Santo Stefano Belbo sul palco Freccia, con la collaborazione del Centro studi Fenoglio, Lalli canterà e reciterà accompagnata dal musicista Stefano Risso; di nuovo ai Caffi ancora i dj di Radio Bandito; alle 21,30 lo spettacolo teatrale “Infinita poesia – cunto per Víctor Jara” con Alessio di Modica; alle 22,45 proiezione del film documentario “Arrivederci Berlinguer” con la colonna sonora composta da Massimo Zamboni e suonata live dai musicisti Erik Montanari e Cristiano Roversi. Al termine ancora interventi dj.

Domenica alle 10 al Sacrario partigiano dei Caffi avrà luogo la commemorazione dei Caduti delle valli Belbo e Bormida appartenenti alla IX divisione Garibaldi “Alarico Imerito”, alla II divisione Autonomi “Langhe” e dei deportati nei lager nazisti; alle 19 in piazza del Santuario avrà luogo il dibattito “Radicarsi dai territori Resistenti” con Massimo Zamboni, Nicoletta Fasano direttrice dell’Israt, Bianca Locura Roagna direttrice del Centro studi Beppe Fenoglio di Alba, Antonella Tarpino direttrice Fondazione Nuto Revelli di Cuneo; coordinerà gli interventi Massimo Branda; alle 21,30, in collaborazione con l’associazione “Terre da film festival”, seguirà la proiezione di filmati a tema; alle 22.30 seguirà un concerto del gruppo Stato Brado.

Per tutta la durata del festival saranno serviti aperitivi e merende da aziende agricole del territorio e pasti preparati dalla proloco di Vesime

Il Festival è ad ingresso libero e gratuito; nei giorni di venerdì e sabato è previsto un servizio navetta con partenza da piazza Carlo Gancia a Canelli. A Cassinasco è predisposta un’area campeggio ad accessolibero.

Domenico Bussi

Foto di repertorio