Dopo il funerale che si è svolto questa mattina nella Collegiata di San Secondo anche la comunità di San Marzanotto ha dato l’ultimo addio a Mariangela Cotto, scomparsa improvvisamene domenica sera all’età di 76 anni. A celebrare l’eucarestia monsignor Edoardo Cerrato, vescovo di Ivrea, originario proprio di San Marzanotto così come Mariangela Cotto.
E intanto continuano ad arrivare alla nostra redazione messaggi di cordoglio.
“Da astigiano mi ritengo soddisfatto del buon livello di rispetto che è stato tributato a Mariangela Cotto. La città ha saputo esserle riconoscente. La camera ardente al Palazzo della Provincia, il feretro scortato dai Vigili Urbani e accompagnato da una folta rappresentanza del volontariato e delle istituzioni. Due rosari e due funerali, in San Secondo e a San Marzanotto. Ho notato una marea di gente comune, vuol dire tanto – ha scritto Piero Bosia -. E ho riconosciuto una rappresentanza degli Albanesi della prima ondata, un bel segno anche questo. Ho visto in chiesa Gegio Miravalle, per lei ci è entrato. Non ho vergogna di ammettere che la commozione non sono riuscito a trattenerla, per me Mariangela Cotto è una persona importante, lo è stata e lo rimane. Ho accompagnato volentieri la sua lunga carriera – sovente dalle pagine della Gazzetta d’Asti – fin dagli albori della semplice circoscrizione San Marzanotto Valle Tanaro per la quale ha prodotto risultati importanti fino ad arrivare al momento più alto dell’assessorato in Regione. Una perla di prima grandezza che abbiamo potuto conoscere. Persona umile, intelligente, determinata, capace, lungimirante, con visione di gioco.
Anche il Progetto Vita ha voluto ricordarla: “Ciao Mariangela. Il consiglio direttivo e i soci del Progetto Vita di Asti esprimono un saluto di commiato per Mariangela Cotto che è volata in cielo, in silenzio, improvvisamente, lasciandoci un suo duraturo ricordo. Abbiamo perso un’amica, una consigliera nell’elargire consigli, nutriti da una sensibilità acuta, dalla estrema capacità di risolvere situazioni, dalla sua generosa solidarietà – hanno scritto -. Sei sta l’anima del volontariato, offrendo anche piu’ servizi alle persone che vivono situazioni di disagio, spendendo parte del tuo tempo a tutelare le fasce piu’ deboli e a coloro che soffrono. Non ti sei mai tirata indietro e hai sempre collaborato anche con la nostra associazione quando venivi interpellata. Attiva nel panorama politico, hai sempre cercato di migliorare sia la tua città che la regione con azioni che aiutassero principalmente le classi piu’ deboli analizzando i problemi della società contemporanea”.