Diciassettesima tappa per la mostra itinerante del Progetto SOS donna: “Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice non lo farò più…”. Questa settimana l’esposizione contro la violenza di genere si fermerà da giovedì 28 settembre a domenica 1° ottobre nella Sala Polivalente di piazza Romita, proposta in collaborazione con il Comune.
L’inaugurazione è fissata per venerdì 29 settembre alle 18. Dopo il saluto istituzionale del sindaco Gianluca Forno prenderanno la parola Piero Baldovino, presidente dell’Associazione Mani Colorate (cura il Progetto SOS donna) e la giornalista e scrittrice Laura Nosenzo, ideatrice della mostra con Giorgia Sanlorenzo e che, per l’occasione, presenterà il libro “SOS donna. Percorsi contro la violenza di genere” scritto con lo psicoterapeuta Pellegrino Delfino.
L’orario mattutino dell’esposizione, che smaschera le false promesse degli uomini maltrattanti (“Per te cambierò”, “Ti ho fatto paura? Non volevo”, ecc.) opponendo la realtà dei fatti (dal 2012 a oggi sono oltre 1270 le donne uccise in Italia), consentirà agli studenti della secondaria di primo grado di approfondire il tema della violenza di genere con i docenti e di compilare il questionario collegato.
Si firma sulle lenzuola usate dell’ospedale Cardinal Massaia (tra i luoghi a cui le donne si rivolgono più frequentemente in cerca di cura e aiuto) per lasciare un pensiero.
Orari mostra: giovedì e venerdì 8.30-12.30, sabato 10-18, domenica 10-13. Ingresso libero.
Sul sito www.sos-donna.it il calendario degli appuntamenti che attendono “Non crederci!”, fino a fine anno, in piccoli comuni, nella Sala esposizione del Consiglio regionale del Piemonte a Torino, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne (25 novembre) e al Tribunale di Asti. La mostra è già stata prenotata in altre province piemontesi per il 2024.
La promuovono Consiglio regionale (Consulta delle Elette e Consulta Femminile), Asl AT, Cisa Asti Sud, Cogesa, Anci Piemonte, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAT, Banca di Asti. Collabora il Centro antiviolenza L’Orecchio di Venere.