Dopo l’atto vandalico che nella notte tra venerdì e sabato ha colpito la sede del Coordinamento Asti Est di via Monti 60, imbrattato con svastiche e scritte naziste l’associazione che si occupa da anni per il diritto all’abitare ha indetto un corteo antifascista. L’appuntamento è per sabato 23 dicembre alle 14.30 davanti alla sede dell’associazione, davanti al quartiere Praia. Il corteo si concluderà in piazza Alfieri.
“Le scritte apposte nella notte tra venerdì e sabato sulle serrande del Coordinamento Asti Est fanno male. Fa male vedere deturpata la targa dedicata a Carlo Sottile, una persona che tutti nel quartiere e in città hanno conosciuto, un compagno militante che ha dedicato la sua intera vita a chi si trovava in difficoltà, senza nessuna discriminazione: bianchi, neri, di sinistra o di destra, lui c’era per tutti – si legge in una nota stampa a firma del Coordinamento -. Fa male vedere le macerie della nostra società. Fa male il nostro accettare di diventare bestie solitarie alla ricerca di un capobranco forte. Il capobranco, a differenza di Carlo, non aiuta nessuno. Ci hanno tolto le case, ci hanno tolto il lavoro, ci hanno tolto il reddito. Ci hanno tolto i servizi, stanno distruggendo la scuola, gli asili nido, gli ospedali. Ci hanno tolto il potere di acquisto: oggi per far la spesa servono 2 stipendi. Non ci hanno tolto, però, l’affitto. Non ci hanno tolto le bollette. Non ci hanno tolto le tasse (quelli che le pagano). Non ci hanno tolto le accise sui carburanti. Quello che ci danno è solo una bella storiella: è tutta colpa degli immigrati, è tutta colpa di chi prende il reddito di cittadinanza, è tutta colpa di chi non lavora, è tutta colpa di quelli che si arrabattano ai margini della legalità per sopravvivere. Ma le storielle non sono reali, servono a far dormire i bambini. E anche gli adulti. Chi ha disegnato le svastiche sulla sede del Coordinamento Asti Est sta ancora dormendo, cullato dalla falsa propaganda di chi ora siede sugli scranni del governo e continua ad impoverire i poveri e ad arricchire i ricchi. Da questo sonno vogliamo svegliarci. Vogliamo risollevarci tutti e tutte insieme. Sveglia!”