“Liberi di scegliere se migrare o restare”. Non è stato certo scelto a caso lo slogan del Festival dei Popoli organizzato all’Ufficio diocesano Pastorale Migranti in collaborazione con altri Uffici Pastorali, numerosi enti e associazioni del terzo settore e le comunità etniche presenti nell’astigiano, che riprende il messaggio di papa Francesco in occasione della 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che cade domenica 24 settembre. 

Dal 23 al 30 settembre la manifestazione proporrà una variegata serie di iniziative che spaziano da tavole rotonde a cene multietniche fino a una corsa non competitiva.

Un “contenitore” come lo ha definito il responsabile di Migrantes Paolo Maccario in cui ognuno ha creato e messo dentro qualcosa. Con l’unico obiettivo, quello di cambiare prospettiva, perché per Maccario “non basta più chiederci cosa dobbiamo fare, ma anche cosa dobbiamo smettere di fare, come Paese”.

“Lo slogan del festival dei popoli richiama una realtà quella dell’immigrazione che segna la storia dell’umanità in questo momento ma che non è certo una novità nella storia del mondo – ha commentato il vescovo Marco Prastaro -. Non è un’emergenza ma un dato di fatto il movimento di popoli che da una terra vanno a un’altra scappando da situazioni in cui la vita è difficile. Inoltre l’Europa è toccata marginalmente da questo fenomeno”.

Basti pensare che uno dei più grandi campi profughi a livello mondiale è in Kenya e ospita 200 mila persone, alcune nate, vissute e morte proprio lì.

E che l’immigrazione non sia una questione esclusivamente europea lo rimarca un aneddoto raccontato dal vescovo. 

“Nel gennaio 2021 andai a nome Cei in Niger dove ora c’è stato colpo Stato – racconta -. Andammo perché la Conferenza Episcopale Italiana  aveva finanziato un progetto per i minori non accompagnati e la seconda sera incontrammo il ministro Interni. Tenete presente che il Niger è il Paese più povero della terra e  he è un luogo nevralgico per le migrazioni. Bene, il ministro del Paese più povero della terra mi disse che l’unica risposta al problema dell’immigrazione è l’accoglienza”.

E mettersi nei panni dell’altro, aggiungiamo noi, perché la diversità è solo un arricchimento.

Proprio in questo solco si inserisce il lavoro di Migrantes che per quest’anno propone una nuova formula della Festa dei Popoli. Non più solo un momento di riflessione e scambio interculturale ma anche di approfondimento. Come lo sarà ad esempio l’incontro dedicato al decreto “Cutro”.Una settimana all’insegna dell’altro e delle possibilità che ognuno di noi ha il diritto di avere, come appunto richiama lo slogan Liberi di scegliere se migrare o restare”.

Ecco il programma

Sabato 23 settembre, allo stadio comunale “Censin Bosia” si terrà la corsa dei popoli. Una corsa/camminata podistica non competitiva aperta a tutti che sarà un’occasione di incontro e condivisione tra culture attraverso lo sport. Alle 16 ritrovo e iscrizioni; alle 16.30 partenza della mini-corsa per bambini e ragazzi all’interno del “Parco Divisione Acqui” (fronte ex hotel Salera); alle 17 partenza della corsa/camminata con percorso di 4 o 8 km sulla collina di Viatosto, con partenza e arrivo allo stadio comunale. La quota di iscrizione è di 3 euro per la mini-corsa e di 7 euro per la corsa/camminata (il ricavato verrà destinato a coprire parte dei costi di realizzazione del Festival dei Popoli). Preiscrizioni e informazioni: corsa.popoli@gmail.com oppure 3669046708.

E’ previsto ristoro finale e riconoscimenti ai gruppi più numerosi con omaggio a tutti i partecipanti. La corsa si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.

Sempre sabato 23, alle21, cortile del Foyer delle Famiglie, via Milliavacca, 5, Asti andrà in scena lo spettacolo “Non si affitta ai foresti”, di Federica Sassaroli e Massimo Brusasco, con Federica Sassaroli e Davide Anzaldi.

“In questo mondo in cui molte cose sembrano andare al contrario, proviamo ad immaginare un italiano che emigra in un paese dell’Africa nera, dopo avere attraversato il Mediterraneo e superato il deserto – spiegano gli organizzatori -. Attraverso l’ironia, la satira e il paradosso di Federica Sassaroli e le suggestioni sonore di Davide Anzaldi, “Non si affitta ai foresti” ci invita a calarci nei panni delle vittime per riflettere sulle discriminazioni”.

L’ingresso è libero.

Domenica 24, dalle 17.30, con partenze scaglionate ogni 15 minuti, fino alle 19.30, dalla parrocchia di San Domenico Savio, via Tosi 30, Asti ci sarà la camminata enogastonomica Eat and Walk.

“Il cibo unisce e aiuta a far conoscere culture, usanze e costumi diversi – precisano -. Attraverso un percorso a tappe che si snoderà per la città di Asti, le comunità etniche si racconteranno proponendo assaggi dei piatti tipici dei loro paesi”.

Il contributo di partecipazione è di 10 euro per gli adulti, e di 5 euro per i bambini fino ai 14 anni (il ricavato verrà destinato a coprire parte dei costi di realizzazione del Festival dei Popoli). Ai partecipanti verrà consegnata una mappa con indicazione delle tappe e delle relative degustazioni. Prenotazione obbligatoria entro il 20 settembre 2023 scrivendo a: festadeipopoliat@gmail.com.

Mercoledì 27, alle 18, alla Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”, via Goltieri 3, Asti, è prevista la presentazione del libro “La guerra invisibile” di Maurizio Pagliassotti. L’autore dialogherà con attiviste di Amnesty international Asti, Agedo Asti-Alba e Rete Welcoming Asti.

“Dalla rotta alpina italo-francese al confine turco-iraniano, Maurizio Pagliassotti affronta un viaggio lungo seimila chilometri, in parte a piedi, e va alla scoperta dell’altro fronte di guerra interno, tra Europa e Asia minore: quello contro i migranti – spiegano -. Una guerra invisibile e vittoriosa perché il nemico, il migrante, alla fine è battuto, ridotto a vivere nascosto e braccato in piccoli gruppi lungo la rotta dei Balcani o in Turchia”. L’ingresso è libero.

Giovedì 28, alle 18, al Museo diocesano San Giovanni, via Natta 36, Asti, è in programma la tavola rotonda “Il diritto all’immigrazione: Quali cambiamento dopo la tragedia di Cutro?.”Gli avvocati Ivana Roagna e Federico Freni (Asgi) dialogheranno con Beppe Amico (Caritas Asti) e Paolo Maccario (Migrantes Asti), analizzando le modifiche alla normativa in materia di immigrazione e la disciplina della protezione internazionale introdotte dalla Legge di conversione n. 50/2023 del “Decreto Cutro”. Un incontro per comprendere le conseguenze giuridiche e materiali della sua applicazione.

L’evento è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Asti e dall’Ordine degli Assistenti sociali del Piemonte. L’ingresso libero.

Venerdì 29, alle 18.30, nella sala delle conferenze del Cpia, piazza Leonardo da Vinci, 22, è in cartellone l’incontro dal titolo “Povertà, guerre, crisi climatiche e migrazioni”. Alberto Perduca, già procuratore della Repubblica di Asti, intervista Niccolò Zancan, giornalista e inviato speciale de “La Stampa”.

“Le cause delle migrazioni sono molteplici e spesso interconnesse e determinano impatti diversi sulla società di accoglienza – spiegano gli organizzatori -. Zancan, giornalista e scrittore torinese, ha affrontato questi temi nei suoi reportage dalle zone di guerra, dalle rotte migratorie e dai confini del nostro Paese”.

L’ingresso è libero.

Il festival si concluderà sabato 30 con la Festa dei Popoli. Il ritrovo è alle 15.30, nel cortile del Cpia. Da lì partirà il corteo dei popoli che si snoderà per le vie del centro per arrivare in piazza Cattedrale dove, dalle 16 sono previsti canti e balli dal mondo;alle 18 verrà invece recitata una preghiera interreligiosa a cui parteciperà il vescovo Marco e i rappresentanti delle diverse comunità religiose; alle 19, ci si sposterà nel cortile del Seminario (ingresso carraio di via Giobert 15, Asti) per la cena etnica (a offerta libera, senza prenotazione) con animazione musicale.

“Un’esplosione festosa di colori, lingue e culture da tutto il mondo per celebrare la bellezza della diversità reciprocamente accolta e condivisa e per conoscere il volto multiculturale del territorio astigiano”, spiegano dall’Ufficio Migrantes