I dati possono rappresentare una risorsa davvero preziosissima per le aziende, non è certamente per caso, d’altronde, se tante società investono cifre consistenti per poterli rilevare, analizzare ed interpretare.
In un’epoca fortemente digitale come quella odierna, fortunatamente, le attività di Data Analysis sanno rivelarsi ben più precise ed efficienti rispetto ad un recente passato, di conseguenza è fondamentale che le aziende curino al meglio questi processi, se vogliono essere competitive. Oggi strumenti informatici che le aziende utilizzano nelle loro attività di ordinaria amministrazione possono rappresentare non solo dei preziosi “contenitori” di dati, ma anche degli strumenti dotati di specifiche funzioni di Data Analysis.
Un ottimo esempio, in tal senso, corrisponde senz’altro ai software CRM: come si può leggere nel sito Internet ufficiale di un noto software di questa tipologia, vtenext.com, CRM è acronimo di Customer Relationship Management, si tratta dunque di programmi informatici progettati appositamente per rendere efficiente e funzionale la gestione dei contatti con la clientela.
Parallelamente a questa funzione, appunto, questi strumenti mettono a disposizione soluzioni specifiche per la gestione di dati di svariate tipologie; per l’azienda, dunque, sarebbe davvero un peccato rinunciare a queste così preziose opportunità.
La diffusione di queste attività tra le aziende italiane
Sulla base di quanto detto, dunque, non v’è dubbio sul fatto che analizzare i dati dei clienti possa realmente fare la differenza, ma quante sono le aziende italiane che effettuano quest’attività?
A rispondere a questa domanda è stato, con uno studio dedicato, Osservatorio CRM, realtà che, come si può leggere nel relativo sito Internet ufficiale, nasce da una collaborazione tra C-Direct Consulting srl ed il Team CRM & CX di Engineering Ingegneria Informatica SpA.
Secondo tale studio, le aziende italiane che si dedicano regolarmente all’analisi dei dati dei clienti sono il 54% del totale; il 34% del campione dichiara di effettuare quest’attività in modo saltuario, mentre il restante 12% non presta alcuna attenzione a queste informazioni.
Il dato è sicuramente significativo, indice del fatto che l’importanza dei dati è ormai interiorizzata, ma ha senz’altro degli ampi margini di miglioramento; la percentuale di aziende che non cura minimamente queste attività, d’altronde, non può essere trascurata.
Gli strumenti più adoperati dalle aziende italiane
Lo studio condotto da Osservatorio CRM ha messo in luce anche un ulteriore ed interessante aspetto, quello relativo alle tecnologie maggiormente utilizzate dalle aziende nostrane per espletare l’analisi dei dati dei propri clienti.
0Al primo posto di questa speciale classifica, menzionati dal 76% delle aziende intervistate, troviamo Excel ed Access, programmi informatici di uso comune i quali, pur essendo piuttosto basici, possono sicuramente essere utili in quest’ottica.
Al secondo posto figurano le dashboard dei CRM, con una percentuale del 70%: come detto in precedenza, software di questo tipo sanno rivelarsi straordinariamente potenti per quel che concerne le attività di Data Analysis e, nella grande maggioranza dei casi, sono più efficienti ed avanzati rispetto a strumenti tradizionali come quelli menzionati in precedenza.
A completare il “podio” troviamo, con una percentuale del 65%, gli strumenti di Business Intelligence, anch’essi senz’altro più evoluti e ricchi di funzioni rispetto ad Excel ed Access.
Per quanto riguarda le tecnologie che ancora non vengono utilizzate con tale finalità, ma nei confronti di cui le aziende italiane stanno rivolgendo le proprie attenzioni, spicca l’intelligenza artificiale, menzionata dal 32% delle imprese intervistate.