Lo sguardo dolce di Aischa è una carezza che regala istanti di sollievo ai pazienti dell’Hospice Asl AT a Nizza Monferrato. L’esemplare di razza Hovawart è la protagonista del progetto pilota di “attività assistita con animali” che si è avviata in questi giorni all’interno della struttura che garantisce assistenza sociosanitaria residenziale per le cure palliative specialistiche.

L’iniziativa, promossa dal responsabile dell’Hospice e Cure Palliative, Francesco Pinta, insieme alla coordinatrice infermieristica Delia Lavagnolo, è stata realizzata grazie alle risorse dell’associazione di volontariato “Con Te”. E’ frutto del lavoro d’equipe che ha coinvolto: Ilaria Lombardi, psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale, Franco Fassola, veterinario comportamentale esperto “attività assistita con animali”, Paola Chirone nel ruolo di referente di intervento, Manuela Canicattì, infermiera Spazio Ricerca Clinica, Franca Qualizza, allevatrice di Aischa e coadiutore dell’“attività assistita con animali”. 

Avviate a livello sperimentale negli Usa, fin dagli anni Sessanta, le terapie con animali sono state riconosciute scientificamente dal ministero della Salute nel 2003; nel 2015 un accordo Stato-Regioni ha legittimato il valore riabilitativo della Pet Therapy: <La relazione con l’animale riaccende l’interesse verso gli altri, attraverso stimoli sensoriali tattili e visivi creando un’empatia che induce anche pazienti depressi e in isolamento sociale a reagire>, si legge nel documento Stato-Regioni.

Aischa ha seguito un percorso di 3 anni prima di entrare in azione: <il percorso educativo e motivazionale parte dalle di caratteristiche innate di docilità del cane e dalla sua naturale predisposizione a prendersi cura delle persone che lo circondano>, spiega l’operatrice Franca Qualizza.

Il progetto pilota prevede 6 incontri di un’ora in cui Aischa entrerà in contatto con i pazienti dell’Hospice, allettati e non. Stimolerà un sorriso e una carezza, porterà un momento di leggera distrazione o di gioco nel salottino della struttura o nella camera dei pazienti impossibilitati a muoversi dal letto. 

L’equipe sociosanitaria della struttura si è già innamorata dell’assistente a 4 zampe, la sua dolcezza è occasione di sollievo per tutti.

Un plauso all’iniziativa arriva dal direttore generale dell’Asl AT che ha partecipato al primo incontro: <La struttura che si occupa dell’Hospice e delle Cure Palliative è un fiore all’occhiello dell’Asl At come lo è l’intera struttura complessa di Oncologia diretta dal dottor Tucci, di cui è parte integrante. Il personale medico e infermieristico che segue le cure palliative ha un percorso professionale di alto livello a cui si aggiunge una grande spinta motivazionale: con questo esperimento si fa un passo avanti nell’umanizzazione delle cure garantita dall’Hospice. Consapevoli della crescente domanda di assistenza su questo fronte, siamo impegnati per potenziare l’attività a livello ospedaliero e territoriale con ogni risorsa disponibile>, conclude il direttore generale dell’Asl AT.