L’Asl di Asti, grazie ai fondi assegnati dalla Regione Piemonte, ha avviato un progetto sperimentale per incentivare l’abbattimento di cinghiali e la segnalazione di carcasse nelle zone a maggior rischio per la diffusione della Peste Suina, e in quelle limitrofe.
E’ previsto un contributo di 90 euro per l’abbattimento di femmine adulte di cinghiali (superiori a 6 mesi) in tutti i Comuni della buffer zone: Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, Maranzana, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Quaranti, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Canelli, San Marzano Oliveto.
Potranno richiedere il compenso gli operatori abilitati alle attività di controllo faunistico e o i cacciatori abilitati al prelievo venatorio del cinghiale. Le carcasse dovranno essere sottoposte al campionamento per la ricerca della PSA. E’ disponibile una scheda di rilevazione biometrica e una di autocertificazione con cui l’interessato potrà richiedere il compenso al Servizio veterinario Area A dell’Asl di Asti.
Una seconda forma di rimborso (pari a 20 euro) è diretta a tutti i cittadini che segnaleranno all’Asl la presenza di cinghiali morti in un gruppo più ristretto di comuni.
Se la carcassa si trova nei territori di Castel Rocchero, Cessole, Olmo Gentile, Rocchetta Palafea, Vesime, Cassinasco, Monastero Bormida, Roccaverano, Sessame, Serole, l’interessato deve contattare il Presidio Multizonale dell’Asl di Alessandria al numero 3312679459, operativo dal lunedì alla domenica h 24.
Per i ritrovamenti nell’area di Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Quaranti, San Marzano Oliveto è necessario rivolgersi al centralino dell’Asl di Asti al numero 0141481111 che è attivo 7 giorni su 7 nelle 24 ore.
A iniziale copertura del progetto sono stati stanziati 10 mila euro. La direzione generale dell’Asl At sottolinea come le misure messe in atto risultino necessarie e indispensabili per sostenere la campagna che mira a combattere in modo risolutivo i rischi collegati alla diffusione della Peste suina africana.