Da studentessa del “Monti”, quando ancora era istituto Magistrale, a direttrice della Biblioteca Astense. Alessia Conti racconta il suo percorso proprio quando siamo nei giorni dell’esame di Maturità al termine del quale i ragazzi saranno chiamati a fare una scelta sugli studi universitari per progettare il proprio futuro professionale.

Sta svolgendo il suo lavoro nel segno della continuità oppure del rinnovamento, rispetto alle precedenti direzioni della Biblioteca?

“Sono convinta che la continuità sia, per certi aspetti, importante, quindi sì, mi piace pensare di essere in continuità, anche se poi la continuità vera non c’è mai, perché ognuno di noi è diverso e si pone talvolta anche obiettivi differenti. Credo che si debbano bilanciare continuità e desiderio di innovazione, quindi opto per una spinta sempre equilibrata tra memoria e futuro, passato e presente. Non spetta però a me valutare il mio operato, ma ai frequentatori della Biblioteca e ai cittadini astigiani”.

Qual è il bilancio della sua esperienza alla direzione della Biblioteca Astense in questo primo anno?

“Sicuramente il mio ruolo implica un impegno totalizzante e a una donna è richiesto di saper conciliare al meglio i ritmi di lavoro con quelli familiari. Per quanto mi riguarda, il bilancio è assolutamente positivo, ho la fortuna di lavorare in un luogo sorridente, con persone non solo competenti, ma anche appassionate. Questo fa davvero la differenza perché la nostra Biblioteca, pur con le sue problematiche, si impegna costantemente per migliorarsi, garantire la continuità del servizio, offrire un punto di riferimento per tutti”.

È ormai tramontata l’idea del libro, oggi sommersa dal mondo social?

“No, non è tramontata, pensiamo al famoso BookTok, la sotto-comunità dell’app TikTok che si concentra sui libri e la letteratura. I libri non tramontano mai. Cambiano i contesti, cambia sicuramente il ruolo del libro nella società. Il lettore ha il diritto di scelta, come dice Daniel Pennac nel suo decalogo dei diritti inalienabili di ogni lettore, che può anche non leggere un libro, non finirlo, il libro quindi resta quella forma di democrazia sempre attuale, che dobbiamo continuare a praticare. Certo, ora abbiamo possibilità diverse, possiamo scaricare i libri attraverso le applicazioni, possiamo prenderli in prestito attraverso la biblioteca digitale MLOL, questa è l’innovazione del nostro tempo, però no, non penso al tramonto del libro, anche perché la biblioteca è un’istituzione sempre molto viva. Penso piuttosto a contesti che cambiano e ai libri, alla lettura, ai lettori che cercano di adattarsi al cambiamento. In sostanza abbiamo ancora tanto bisogno del libro”. 

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 21 giugno 2024

Angelica Tessitore