Il legame profondo con il nonno è subito evidente dal trasporto e dalla voce con cui racconta il loro rapporto: “Sarà che mi capita raramente di farlo, ma parlare di lui mi emoziona più che parlare di mio padre” dice Cristiano De André. Intervenuto alla commemorazione di ieri, il cantautore indossa gli occhiali scuri ma sentendolo parlare è facile intuire gli brillino gli occhi mentre pesca le parole che riemergono dalle memorie della sua giovinezza.

Che persona è stata suo nonno?

“Una grande persona, un grande uomo che si è fatto da solo. Studiava la notte e di giorno lavorava per pagarsi gli studi diventando quello che è diventato. A parte questo, mi voleva davvero bene: tutti i weekend della mia infanzia e della mia adolescenza li passavo a casa sua a Villa Paradiso, a Genova. Passavamo le serate a vedere i film di Stanlio e Ollio, mi portava con lui nei suoi viaggi d’affari tra ristoranti fantastici e hotel lussuosi. Gli piaceva il lusso ma se lo poteva permettere perché se lo era conquistato”.

Se dovesse raccontare un episodio particolare, quale le verrebbe in mente?

“Un fatto avvenuto in uno di questi viaggi d’affari all’Hotel Beaurivage di Losanna. Avrò avuto 5 o 6 anni. Mi indicò un uomo in fondo alla sala che cenava insieme ai nipoti e mi portò da lui. Quando mi avvicinai lo riconobbi subito: era Charlie Chaplin. Probabilmente mio nonno l’aveva avvisato del mio arrivo, fatto sta che lui mi fece sedere sulle sue ginocchia e, inforcando due panini con le forchette, fece la famosa danza dei panini del film “La febbre dell’oro”. Mio nonno era così: mi faceva dei regali incredibili e mi è stato vicino nei momenti difficili della mia vita”.

Quali insegnamenti le ha trasmesso?

“Fondamentalmente mi ha insegnato a essere uomo. Era una persona molto diversa da mio padre: mi ha dato una fermezza che lui, essendo artista, non avrebbe potuto darmi. Se con i suoi figli era stato molto severo, con noi nipoti era l’esatto opposto”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 26 aprile 2024

Alberto Gallo