La ricca edizione di AstiMusica che quest’anno si svolge in piazza Alfieri vedrà tra i protagonisti assoluti Nek e Renga che saliranno sul palco stasera, sabato, alle 21,30 .

Lo scorso settembre è uscito il loro primo album: “RengaNek”  è il progetto che conferma il rapporto di amicizia tra i due artisti, reduci dal Festival di Sanremo dove hanno proposto il brano “Pazzo di te”.

E’ uscito da poco il loro nuovo brano “Dolcevita” che ha introdotto la loro nuova tournée insieme.

Come è nato il vostro sodalizio musicale?

“Fondamentalmente nutrivamo un’antipatia reciproca (sonora risata di entrambi), ma siccome festeggiavamo un traguardo importante, Francesco 40 anni di musica e Nek 30, dopo esserci fatti i reciproci complimenti, abbiamo preso in considerazione l’idea di fare un concerto evento all’Arena di Verona. Il successo ottenuto ci ha spinto ad andare avanti. Alla base di tutto c’è un’amicizia consolidata dal tempo della collaborazione con Max Pezzali. Non abbiamo programmato nulla,  viviamo questa esperienza alla giornata. Abbiamo partecipato a Sanremo, con estremo piacere, dopo le insistenze di Amadeus e dopo , viste le insistenze del pubblico, abbiamo deciso di fare una tournée anche nel 2024 e abbiamo lanciato un altro pezzo all’insegna della leggerezza: Dolcevita”.

Come siete riusciti a creare questa grande alchimia?

“Musicalmente, abbiamo cercato di mescolare pregi e difetti, ci compensiamo, Filippo (Nek) è un maniaco della perfezione, cura i particolari mentre il sottoscritto (Renga, ndr) vive il concerto con più leggerezza, con più distacco, a volte non andando a tempo (ride di gusto.) e poi ci divertiamo un sacco. Lo spettacolo sarà un viaggio all’interno della nostra musica, abbiamo mescolato le carte, faremo canzoni l’uno dell’altro, fondendo i modi di approcciare diversi , mettendoci l’uno al servizio dell’altro.

E poi (aggiunge Nek) ci accomuna il fatto che siamo entrambi padri, con le problematiche annesse, siamo appassionati di cinema, ci piace il buon vino e il buon cibo (Francesco è un ottimo cuoco) e la prospettiva di suonare ad Asti ci ha stimolato assai. Siamo due che provengono dalla provincia, in comunità come Sassuolo e Brescia dove siamo quasi protetti, dove possiamo condurre la nostra vita “contadina” in grande tranquillità senza sensazionalismi e clamori”.

Che cosa significa essere cristiani per voi?

“Ecco questo è un altro dei fattori che hanno rafforzato la nostra amicizia, la condivisione di valori veri come la fede che ha una grande importanza per la vita di entrambi con le nostre esperienze di vita e comunità.

Ho insegnato a pregare ai miei figli (dice Nek), ho cercato di dargli dei valori, di spiegargli la differenza tra bene e male, avvicinandoli alle piccole cose ed alla solidarietà”.

Renga aggiunge: “Non tolleriamo che nel nostro staff ci sia qualcuno che bestemmi, una cosa che non esiste per noi, anche se purtroppo è entrata nei testi delle canzoni”…”.

I biglietti sono disponibili su www.ticketone.it , presso la biglietteria del Teatro Alfieri  e gli altri punti vendita autorizzati.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 12 luglio 2024

Massimo Allario