Rinnovato a Roma presso la sede nazionale di LAV, il Protocollo d’Intesa tra l’associazione e la Regione Piemonte grazie al quale gli utenti seguiti dai servizi sociali che si avvalgono di interventi di veterinaria sociale per i cani e i gatti in famiglia, avranno ulteriori interventi in collaborazione con le sedi locali LAV piemontesi.
“Sono particolarmente soddisfatto di questo accordo perché conferma l’impegno della Regione Piemonte nella tutela e nel benessere degli animali, e anche dei loro padroni. La collaborazione con la Lav, all’interno dei nostri ambulatori sociali è un tassello che qualifica ulteriormente il valore della nostra iniziativa che si rivolge alle persone in carico ai servizi sociali, circa 120 mila in tutta la Regione, che hanno difficoltà a sostenere le spese veterinarie dei loro animali da compagnia e qui possono farli curare gratuitamente. La Regione Piemonte ha voluto istituire questi ambulatori nella convinzione che occuparsi del benessere degli animali sia un modo per avere a cuore quello delle persone – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – È infatti provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili».
La collaborazione attiva fra Ente pubblico e associazione del Terzo Settore è un modo concreto per migliorare la convivenza con cani e gatti, prevenendo incuria e abbandoni. Ecco il valore del protocollo con la Regione Piemonte, che continuerà ad integrare i servizi base di analisi e cura già previsti per potenziare, anche con prestazioni veterinarie specialistiche, l’assistenza ai cani e gatti che vivono nei nuclei familiari seguiti dai servizi sociali.
La Regione Piemonte ha avviato, prima in Italia, un servizio di assistenza veterinaria gratuita per le persone seguite dai servizi sociali e si è dotata di una legge, approvata nei primi mesi del 2024, dedicata al benessere degli animali d’affezione. Gli ambulatori sono 16 in tutto il Piemonte, finanziati con un investimento complessivo di 310 mila euro, ed erogano prestazioni tra le quali, ad esempio, la visita clinica, le vaccinazioni, l’esame del sangue e delle feci, l’identificazione degli animali, i trattamenti antiparassitari a una platea potenziale di 120 mila nuclei famigliari.
«Appena saputo del pionieristico progetto della Regione Piemonte abbiamo dato subito la nostra disponibilità per supportarlo e integrarlo in quanto si allinea perfettamente con le attività a sostegno delle famiglie con animali che vivono in condizioni di fragilità sociale che la nostra associazione porta avanti da diversi anni per tutelare il prezioso legame che le tiene unite, attivando tutte le misure necessarie per favorire la convivenza – evidenzia Gianluca Felicetti, Presidente LAV – Siamo lieti di rinnovare questo accordo e di far parte del circolo virtuoso innescato da questa iniziativa, perché siamo fortemente convinti che il diritto alla cura debba valere per tutti, umani e animali, e che questo dovrà essere riconosciuto per Legge in tutta Italia anche grazie a questo positivo esempio”.
Dall’inizio della collaborazione i volontari delle sedi locali LAV di Torino, Carmagnola (TO), Cuneo e Verbano Cusio Ossola sono state impegnati nelle attività di supporto agli ambulatori veterinari sociali di Settimo Torinese (TO), Moncalieri (TO), San Damiano d’Asti (AT), Savigliano (CN) e Verbania effettuando complessivamente oltre 60 interventi per altrettanti cani e gatti, tra cui 15 sterilizzazioni e 2 interventi chirurgici specialistici, in collaborazione con medici veterinari liberi professionisti attivando apposite convenzioni. Dal 2025 l’attività di supporto è attiva anche nella provincia di Novara.
“In questo primo anno e mezzo di collaborazione abbiamo potuto toccare con mano quanto il circolo virtuoso che si innesca grazie alla collaborazione tra enti pubblici, come Asl veterinarie e Servizi Sociali, medici veterinari liberi professionisti e associazioni possa fare la differenza per il benessere e la vita di tanti cani e gatti. Gli ambulatori veterinari sociali, il cui operato è stato rafforzato e completato con il supporto di LAV, hanno avuto un ruolo fondamentale garantendo per la prima volta il diritto alla cura anche per loro, e grazie al rinnovo di questa collaborazione e all’efficientamento di questo modello, ci aspettiamo di poter aiutare ancora più animali”- sottolinea Alessandra Ferrari, Responsabile Area Animali Familiari LAV.
E nell’ottica di massimizzare la fruibilità dei servizi degli ambulatori di veterinaria sociale, i volontari delle sedi locali LAV agevoleranno il trasporto dei cani e dei gatti delle famiglie non auto munite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come ad esempio i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie.
Con la Legge di Bilancio 2024 è stato approvato in prima lettura al Senato il fondo per aiutare le persone over 65 a far fronte a spese e prestazioni veterinarie, per il quale è stato disposto lo stanziamento pari a 250mila euro per l’anno 2025. Questo fondo rappresenta un evidente riconoscimento dell’importanza della veterinaria sociale, che aiuta le persone più fragili a curare i propri animali, garantendo così il diritto alla cura per tutti.
“Sollecitiamo quindi il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ad investire questo denaro per supportare e promuovere i progetti di veterinaria sociale, affinché non siano virtuosi casi isolati, ma diventino progetti sistemici che riguardano tutto il territorio nazionale”, conclude il Presidente Felicetti.