Una feste a porte chiuse quella che questa mattina ha celebrato la guardia di finanza di Asti in occasione del 246° anniversario della fondazione del Corpo.
La cerimonia si è svolta, con carattere interno, alla presenza dei soli Comandanti di Reparto e di una rappresentanza simbolica di personale in servizio di ogni ordine e grado.
Le Fiamme Gialle in congedo sono state rappresentate dal Presidente della locale Sezione Anfi (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia).
Nell’occasione è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana.
La ricorrenza dell’anniversario della fondazione del corpo, rappresenta il momento per fare il bilancio dell’attività svolta dal Comando Provinciale di Asti, guidato dal Colonnello Fabio Canziani, nell’ultimo anno.
Nel 2019 la Guardia di Finanza di Asti ha eseguito in totale 2.485 interventi operativi e 86 indagini delegate dalla magistratura ordinaria in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.
Sono stati 25 i denunciati per reati fiscali di cui 4 in stato di arresto. Il valore dei beni sequestrati è oltre a 600.000 euro e sono state avanzate all’Autorità giudiziaria proposte per oltre 2.300.000 euro.
Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 39 evasori totali che hanno evaso complessivamente quasi 68 milioni di IVA. Inoltre sono stati verbalizzati oltre 40 datori di lavoro per aver impiegato 125 lavoratori in nero o irregolari.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare sono stati eseguiti nel 2019 eseguiti 42 interventi e verbalizzati 86 soggetti, con irrogazione di sanzioni per circa 9 mila euro.
Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica
Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
Sono 70 gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 790.819 euro (a fronte di contributo controllato pari a 941.185 euro), mentre si attestano su circa 11.590 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria.
Con riferimento alle indebite percezione del “reddito di cittadinanza” sono stati condotti 4 interventi di cui 3 risultati irregolari che hanno portato alla denuncia di un soggetto all’Autorità Giudiziaria e il recupero di oltre 5.388 euro di contributo indebitamente percepito.
Contrasto alla criminalità economica-finanziaria anche organizzata
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nella nostra realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.), nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico. Questo obiettivo ha visto realizzarsi la sinergica azione tra i Reparti dipendenti e il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata presente presso il Nucleo di Torino.
Nell’ambito di questo obiettivo, posizione privilegiata mantiene l’approfondimento delle segnalazioni per operazioni sospette che il sistema finanziario nazionale produce. Ben 90 sono quelle esaminate nel 2019, con esiti positivi confluiti in attività repressive di vario profilo.
Gli accertamenti patrimoniali condotti nel 2019 hanno interessato 18 soggetti (15 persone fisiche e 3 giuridiche) mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto rispettivamente la quota di 238.908 di euro e di 386.400 di euro.
Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i Reparti hanno effettuato 37 interventi che hanno portato al sequestro di oltre 8.125 prodotti risultati contraffatti e/o non sicuri per la salute dei consumatori.
Sono stati condotti numerosi servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, i cui responsabili (5) sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e (7) segnalati alla competente Prefettura.
Controllo del Territorio
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, oltre a fornire il proprio concorso alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117” – per assolvere il quale ha impegnato oltre 2.600 pattuglie -, in aderenza a specifiche direttive del Comando Generale della Guardia di Finanza, assicura una ampia e mirata presenza del Corpo sul territorio attuando dispositivi per prevenire e contrastare i fenomeni di illegalità diffusa, a tutela degli operatori legali nei vari settori economici, reprimendo molteplici e multiformi tipologie di traffici illeciti.
Bilancio operativo nello stato di emergenza da Covid-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
Circa 2.543 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 81 i soggetti segnalati, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.
Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 184 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Questo Comando ha collaborato con la locale Prefettura per approfondire la legittimità delle richieste degli imprenditori che avevano richiesto la prosecuzione dell’attività certificando che la stessa fosse funzionale ad assicurare la continuità delle filiere produttive autorizzate.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 2 soggetti per il reato di frode in commercio, constatate sanzioni amministrative in 3 casi e sottoposte a sequestro oltre 42.000 mascherine.
Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.