Sono stati identificati due dei ladri che ieri hanno messo a segno un furto ai danni della farmacia San Domenico Savio di corso Volta. Si tratta di due giovani rom residenti fuori dalla provincia ma che ad Asti avevano la disponibilità di un alloggio nella zona di Praia. E’ lì che la polizia, a poche ore dalla “spaccata”, ha recuperato il bottino, circa 230 euro, un martello usato per forzare i cardini della vetrina del negozio, giubbotti scuri e scaldacollo usati dai malviventi per travisarsi.
L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 4 marzo, quando alcuni cittadini hanno sentito un rumore e hanno notato un’auto di grossa cilindrata fuori dalla farmacia chiusa per la pausa pranzo. L’allarme è stato pressoché immediato. La polizia intervenuta in una manciata di istanti ha accertato che due persone si erano introdotte nella farmacia dopo aver sfondato la porta d’ingresso impadronendosi del registratore di cassa.
Le indagini sono scattate immediatamente e grazie alla collaborazione di alcuni cittadini squadra mobile e agenti delle volanti sono riusciti a rintracciare l’auto usata per il furto parcheggiata in un cortile privato di via Ungaretti. Da lì sono risaliti a un appartamento, al momento vuoto, dove sono stati recuperati denaro e altri oggetti collegati al furto. Un terzo passaggio ha permesso alla polizia di individuare uno dei ladri, che si trovava al pronto soccorso per trovare un parente ricoverato; infine hanno identificato un secondo uomo che assieme al complice si sarebbe introdotto nella farmacia. Si tratta di due rom di 22 e 25 anni “new entry” nell’Astigiano denunciati a piede libero per furto aggravato. Gli accertamenti sono ancora in corso per identificare il terzo uomo alla guida dell’auto usata per la fuga e per capire se ci siano altre persone che abbiano collaborato al furto.
“Si è trattato di un fatto grave, avvenuto in pieno giorno, ma la risposta della polizia è stata immediata – ha spiegato il questore Alessandra Faranda Cordella -. Come dimostra questo episodio il cittadino è il primo baluardo contro l’illegalità”.