Nella tarda serata dello scorso 28 gennaio, gli operatori della Squadra Volanti della Questura di Asti sono intervenuti con urgenza presso una Sala Giochi – VLT nella zona est della città perché il titolare dell’esercizio, visionando le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, aveva notato presenza di due individui all’interno dei locali che stavano armeggiando su alcune slot machine con qualche marchingegno elettronico.
Giunti celermente sul posto, gli agenti prendevano contatti con il titolare che indicava i due giocatori, che venivano prontamente individuati ed identificati. Si tratta di due uomini di origini albanesi rispettivamente di 25 e 40 anni.
Dai primi controlli all’interno della sala, gli operatori hanno scoperto che sotto ad uno dei sediolini utilizzati dai due giocatori, era stato occultato un telefono cellulare al quale era collegato un connettore con presa scart ed usb, connesso ad una delle VLT, il cui utilizzo era finalizzato alla conoscenza dell’erogazione dei cicli di vincite delle slot machines.
Sulla scorta di quanto emerso, i truffatori venivano sottoposti a perquisizione personate, atto che permetteva di rinvenire- all’interno del borsello di uno dei due -connettori bianchi e neri, un cavo usb di colore nero ed uno bianco e viola, una pennetta usb da 8 giga, un cacciavite privo di punta e, nella tasca dei suoi pantaloni, la somma di circa 950 euro in contanti – mentre sulla persona dell’altro giocatore, la somma di 70 euro.
Pertanto, gli operatori accompagnavano presso i nostri uffici i due soggetti, i quali venivano sottoposti a rilievi fotodattiloscopici e successivamente indagati per truffa in concorso.
Dalla successiva attività di indagine è emerso che il “marchingegno elettronico” utilizzato dai truffatori veniva utilizzato, come documentato negli oltre 70 appositi screenshot presenti all’interno della memoria del telefonino rinvenuto – screenshot peraltro anche risalenti agli anni 2018, 2019 – al fine di individuare le macchine che più facilmente avrebbero potuto erogare vincite di denaro.