I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Asti hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato, emessa dal Tribunale di Torino su proposta del Procuratore della Repubblica di Asti, nei confronti di un nucleo familiare appartenente alla comunità sinti.
Il provvedimentoha riguardato un elevato numero di gioielli, monete antiche ed orologi di pregio del valore complessivo di 110.000 euro sequestrati alla famiglia astigiana a seguito dell’attività investigativa con cui nel 2006 i militari avevano dato esecuzione a 42 provvedimenti cautelari nei confronti di un sodalizio dedito ai furti in abitazione e alla ricettazione. Nell’occasione i carabinieri avevano provveduto, a seguito di perquisizione dell’abitazione e di altri locali in uso al nucleo familiare interessato, al sequestro di un ingente quantitativo di monili in oro e beni preziosi; buona parte erano stati restituiti ai legittimi proprietari a seguito di riconoscimento e accertamento della provenienza furtiva degli stessi.
Gli approfonditi e ininterrotti accertamenti hanno convinto i giudici ad adottare il provvedimento cautelativo, ritenendo ragionevole ipotizzare che i preziosi, dal valore evidentemente sproporzionato al reddito lecito pressoché nullo dei proposti, fossero il frutto delle attività delittuose per cui gli imputati, nel frattempo, erano stati condannati con pena patteggiata a 3 anni e 5 mesi per furto e ricettazione.
Il Tribunale di Torino ha fissato a gennaio 2020 l’udienza di discussione prima di pronunciarsi sulla richiesta confisca dei beni.