Bufera nell’Agenzia Territoriale della Casa di Torino. Dopo il caso astigiano anche nel capoluogo piemontese l’Atc è finita sotto le lenti d’ingrandimento degli investigatori che questa mattina hanno eseguito una decina di misure cautelati nei confronti di alcuni dipendenti dell’Ente. L’ichiesta, condotta dai carabinieri, partita l’anno scorso vuole vederci chiaro su alcuni presunti favori ricevuti in cambio di appalti di manutenzione dei caseggiati pubblici. Inizialmente gli indagati erano cinque, quattro dirigenti Atc e un imprenditori, ma ora il numero dei convolti nella vicenda è salito. Nessuna commistione fra l’indagine dei carabinieri di Torino e quella della guardia di finanza di Asti che aveva portato all’accusa di peculato per l’ex direttore (che subito ha dato le dimissioni) Pierino Santoro. L’uomo, difeso dall’avvocato Aldo Mirate, avrebbe sottratto dal 2008 ad oggi circa um milione di euro dalle casse dell’Atc astigiana. Nelle scorse settimane ha però riconsegnato circa 800 mila euro come parziale risarcimento. Le indagini però continuano.