Tre arrestati per rapina, estorsioni e spaccio. Siamo a Canelli dove i carabinieri della locale compagnia hanno portato a termine un’indagine lampo che ha consentito di sgominare un sodalizio piuttosto pericoloso che agiva con aggressività e metodo. L’ambito è quello dello spaccio di cocaina ma dietro quest’indagine c’è molto di più. Ci sono aggressioni in casa ai clienti che non riuscivano a saldare i propri debiti, ci sono estorsioni, minacce di morte e persino una violenta rapina che ha spinto la vittima a tentare il suicidio. Proprio da qui sono cominciate le indagini dei militari guidati dal comandante Caprio.
I carabinieri intervenuti appunto in seguito al tentativo di una donna di togliersi la vita hanno scoperchiato un vero vaso di Pandora. Gli accertamenti hanno portato a ricostruire l’episodio gravissimo di cui la donna era rimasta vittima: un’aggressione in piena regola in casa sua ad opera dei tre arrestati che l’avevano presa a calci e botte, rompendole una dozzina di denti e incrinandole le costole. Tutto per spingerla a saldare il debito contratto per l’acquisto di droga. I carabinieri hanno accertato altre due vittime di questi sistemi brutali, anche se i clienti del gruppo sarebbero stati molti di più. Si tratta di clienti insospettabili, della classe media canellese, come ha specificato il comandante provinciale dell’Arma Pierantonio Breda. In un mese – tanto è durata l’indagine troncata non appena gli investigatori hanno avuto in mano gli elementi per arrestare i soggetti e interrompere così questa catena di violenza – sono state accertate 70 cessioni di cocaina 14 diversi clienti dimoranti nelle aree di Canelli, Montegrosso, Nizza Monferrato, Alessandria e Imperia. Quattro invece le misure di ordinanza in carcere, nei confronti di due italiani e un albanese sulla quarantina tutti residenti nel Canellese, che ora sono in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia, e di un quarto italiano che risulta irreperibile all’estero. Sei invece gli indagati a piede libero. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati anche della marijuana e un’auto risultata provento di un furto
“Si tratta di un’operazione molto importante, conclusa in tempi brevissimi proprio in relazione alla pericolosità sociale dei soggetti identificati”, ha spiegato il comandante provinciale.