VILLAFRANCA D’ASTI – A Villafranca e Villanova la notizia del ritrovamento del tesoro nel torrente Triversa ha suscitato un interesse particolare: nel 1988 erano diverse le persone residenti nei due comuni affiliate a una setta religiosa chiamata Comunità dell’Eterno il cui principale luogo di culto si trovava ad Asti in una casa lungo il Borbore in località Santo Spirito. Uno dei punti cardine per essere membri della setta era l’impegno di gettare via, nei fiumi tutte gli oggetti di lusso: oro, argenti e preziosi vari compresi i televisori, in quanto venivano considerati prodotti del diavolo. Diversi affiliati abitanti nei paesi del nord ovest Astigiano avevano gettato l’oro e l’argenteria nel Triversa e in altri corsi d’acqua. L’argenteria trovata dai due canoisti di Villafranca potrebbe essere legata a questi episodi. Sulla setta religiosa la magistratura astigiana aveva aperto un’inchiesta e una “santona” era finita in carcere. L’evento era stato oggetto di una tesi di laurea sviluppata su questa materia, redatta da due studenti della facoltà di scienze politiche dell’Università di Torino.