Nove anni di reclusione. E’ la condanna inflitta, venerdì, dal tribunale (giudice Aldo Tirone; pubblico ministero Giovanni Giannone; difesa Aldo Mirate) a Massimo Leobono, 23 anni, pastore abitante a San Paolo Solbrito. L’accusa: tentato omicidio. Il giovane nel gennaio dello scorso anno aveva sparato due colpi con un fucile da caccia a Gianluca Solaro, 38 anni, agricoltore suo compaesano. Ferito gravemente l’uomo è poi guarito dopo cure e interventi chirurgici durati mesi.
Complice dell’aggressione Rosanna Russo, 35 anni madre, moglie dell’agricoltore e di due bimbi in tenera età. Da tempo tra il pastore e la donna era nata una relazione. I due uomini nel corso di una vivace discussione erano venuti alle mani ed il pastore che a poca distanza teneva l’arma da fuoco, non ha tardato a sparare. Credendolo morto il giovane presa l’amica con i due bambini è fuggito a Torino dove nel giro di poche ore è stato bloccato dai carabinieri. Ieri il processo con rito abbreviato. La donna, invece, accusata di concorso in tentato omicidio, sarà processata prossimamente.