Controlli nelle vigne cuore della vendemmia per contrastare il fenomeno del caporalato. I carabinieri del comando provinciale di Asti e quelli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Asti e Milano sono stati impegnati in un servizio straordinario del territorio finalizzato anche al contrasto dell’intermediazione, dello sfruttamento del “lavoro nero” e irregolare nel settore vitivinicolo, con particolare riferimento alle persone con contratto stagionale e alle aziende agricole. Le verifiche che si sono concentrate fra il 21 agosto e l’11 settembre e sono state effettuate principalmente nell’area di Canelli (AT) da parte di una “Task Force speciale” composta da 50 militari tra l’Arma astigiana ed i Carabinieri degli Ispettorati del Lavoro di Asti e Milano. I mirati servizi sono stati effettuati nelle fasce orarie (mattina presto e tardo pomeriggio) e nei luoghi di maggiore aggregazione dei lavoratori stagionali (boschi, vigne e le piazze dei Comuni di Canelli e Nizza Monferrato), che hanno portato all’identificazione di numerose persone (circa 130), in prevalenza di provenienza bulgara, macedone e rumena, che al momento del “fermo di identificazione” sono risultate in regola con la normativa vigente circa la permanenza sul territorio dello Stato italiano. Parallelamente, la “Task Force speciale” ha altresì operato nei luoghi di lavoro, con ben 13 specifiche verifiche (praticamente una media di un accertamento e mezzo ogni due giorni), che ha visto accuratamente ispezionate 33 aziende agricole, con il contestuale controllo di circa 175 lavoratori, rilevando in alcune circostanze ben 15 situazioni di irregolarità. Un minore è stato sorpreso a lavorare senza sorveglianza sanitaria preventiva (art. 18 d. lgs. 81/2008), con la conseguente denuncia di una persona, a piede libero, all’Autorità Giudiziaria. Sono stati scoperti 7 lavoratori in nero e quindi sono stati adottati nei confrotni di due aziende agricole due provvedimenti di sospensione dell’attività. Infine i militari hanno trovato sette casi di tardiva comunicazione circa l’occupazione dei lavoratori. Sono state comminate, a vario titolo, sanzioni per un totale pari a circa 110 mila euro. Il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, Fabio Federici, si è complimentato con i militari che hanno lavorato con molta professionalità, evidenziando nella circostanza “quanto sia stato importante il lavoro in sinergia tra i reparti dell’Arma, che ha portato positivi risultati operativi in un settore delicato quale quello dello sfruttamento dei lavoratori in nero” . Espressioni di apprezzamento sono anche pervenute sia vice prefetto reggente Paolo Ponta, che dal Sindaco di Canelli, Marco Gabusi, nei confronti dell’Arma e di chi ha operato nelle giornate dei controlli allo scopo di contrastare il fenomeno del “caporalato”.