Armi di ogni genere e munizioni, tante munizioni. E’ l’arsenale scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Asti in un furgone bloccato per un normale controllo all’ingresso dell’autostrada, all’altezza del casello di Asti Est. I militari da tempo impegnati in una serie di controlli per combattere la recrudescenza del crimine, hanno fermato un Fiat Dicato con a bordo due fratelli calabresi per una verifica di routine. Dallo strano atteggiamento dei due e dai precedenti in materia di armi di uno di loro i carabinieri del radiomobile hanno deciso di vederci chiaro, accompagnando i due in caserma e affidando il mezzo ai colleghi del nucleo investigativo che hanno ispezionato a lungo il camioncino fino a trovare il maxi carico di armi. Dopo circa due ore di lavoro gli inquirenti hanno scovato un incavo, praticamente inaccessibile, che si trovava sotto i sedili posteriori del Ducato, pieno zeppo di pistole e fucili, tutti smontanti e chiusi dentro a buste di plastica. Come se non bastasse sul camion erano custoditi 400 proiettili, tutti proventi di furti in abitazione avvenuti fra il Pavese e il Piacentino. Nei guai sono finiti due fratelli calabresi Angelo e Nazareno Stambè di 36 e 43 anni, entrambi braccianti agricoli residenti nella zona di Vibo Valentia. L’arsenale, composto 20 fucili e 13 pistole, è stato sequestrato in attesa che gli inquirenti, coordinati dal procuratore Giorgio Vitari, scoprano a quale mercato fosse diretto. “Quella di ieri è stata un’operazione importante – ha spiegato il comandante provinciale Fabio Federici – che ha messo in luce le doti investigative degli uomini in servizio ad Asti e che ha raccolto i complimenti da parte del prefetto Pierluigi Faloni e del sindaco Fabrizio Brignolo”.