Si è svolto stamane, presso il Polo Universitario “Rita Levi Montalcini” di Asti, il Seminario formativo “La rete Si-cura” – Gli operatori della rete antiviolenza astigiana si confrontano, organizzato dalla Prefettura di Asti in sinergia con i diversi attori facenti parte della Rete territoriale antiviolenza della provincia di Asti.
Il convegno, organizzato nella settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, è stato ideato con l’intento di rispondere all’esigenza, particolarmente avvertita nell’attuale momento storico dagli operatori della Rete territoriale, di sviluppare un momento di riflessione e approfondimento sul tema del loro benessere.
Nel suo saluto introduttivo, il Prefetto Claudio Ventrice ha illustrato le finalità dell’iniziativa promossa, evidenziando che all’evoluzione normativa deve corrispondere anche un deciso cambio di passo culturale, il cui effettivo radicamento richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella trattazione della delicata tematica.
Dopo i saluti istituzionali, il seminario ha visto l’alternarsi di qualificati relatori trattare il tema del benessere degli operatori nella duplice valenza di cura e sicurezza nel loro contesto lavorativo.
- In particolare, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti Biagio Mazzeo ha relazionato sul tema delle responsabilità e dei doveri giuridici degli operatori, facendo riferimento anche a casi pratici, in modo da fornire loro indicazioni utili; il Magg. Domenico Audino, Ufficiale Psicologo dell’Arma dei Carabinieri, ha affrontato il tema del benessere dell’operatore tra cura e sicurezza, descrivendo le caratteristiche del servizio di supporto psicologico offerto dall’Arma dei Carabinieri ed il contributo organizzativo assicurato in favore dei propri operatori; Cristina Gai, Consigliera dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte, ha approfondito la tematica relativa all’importanza del “prendersi cura di chi cura”, illustrando i risultati di una ricerca condotta a livello nazionale sul tema della violenza contro gli assistenti sociali e proponendo un approfondimento degli strumenti individuati per garantire loro le migliori condizioni di sicurezza e benessere; infine, Valeria Mensi, Dirigente psicologo dell’ASL-AT, ha descritto gli esiti di una ricerca sul benessere organizzativo condotta dal CUG – Centro Unico di Garanzia all’interno della locale Azienda Sanitaria Locale.
- A seguire, si è svolta una tavola rotonda, coordinata dall’Assistente Sociale Federica Zoin della Prefettura, che ha visto un articolato confronto tra Elisa Chechile per il Centro antiviolenza L’Orecchio di Venere, Francesca Sacco e Fulvia Opessio per l’ASL-AT, Cristina Trotta per l’Ufficio Scolastico Territoriale AL-AT, Elena Negro per il Consorzio Co.Ge.Sa e Cristina Gai per il Comune di Asti, le quali hanno condiviso le rispettive esperienze, contribuendo ulteriormente a sviluppare un’analisi del fenomeno, con particolare riguardo alle sue specificità territoriali.
- In quest’ambito, la rete astigiana è stata descritta come un albero di cui ogni componente descrive una parte: le radici intese come valori condivisi e storia della rete (Croce Rossa Italiana-Orecchio di Venere); il tronco come funzionamento delle diverse procedure di accoglienza e presa in carico (ASL di Asti); la cura della pianta intesa come gli interventi di prevenzione a favore della rete (Ufficio Scolastico Provinciale e Co.ge.sa.); la chioma: quanto può mutare e germogliare nel futuro prossimo grazie al funzionamento d’insieme e alla dovuta manutenzione (Comune di Asti).
Al termine dell’evento, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione agli operatori che hanno partecipato alla giornata formativa per la quale, stante l’importanza della tematica esaminata e la caratura dei relatori intervenuti, sono stati richiesti i crediti formativi all’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte.