Nella mattinata di ieri, il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta ha fatto visita al Comando provinciale dei Carabinieri di Asti dove, accolto dal Comandante Provinciale Colonnello Paolo Lando, ha incontrato una rappresentanza di militari in servizio ed in congedo. La visita prosegue l’obiettivo che l’altro ufficiale si è imposto (all’atto del suo insediamento nel maggio di quest’anno) di intrattenersi almeno qualche istante con quanti più possibile dei circa 18 mila Carabinieri che prestano servizio nei Comandi Legione Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria e per manifestare loro il proprio sincero interesse verso le difficoltà che essi incontrano nel difficile compito di tutelare la legalità e conciliare le esigenze professionali e di servizio con le vicende personali di ciascuno.
Parlando alla platea di militari in servizio e di membri dell’A.N.C. (l’Associazione che accoglie quelli in congedo) il Generale Galletta ha sottolineato come, ancora oggi, l’Arma rappresenti un presidio irrinunciabile per la popolazione a cui essa guarda con rispetto ma anche con approccio sempre più moderno e critico. Egli ha quindi esortato i militari che giornalmente si cimentano nel difficile compito del “controllo del territorio” ad essere, autorevoli, ma comprensivi, integerrimi ma resilienti, coraggiosi ma prudenti e di saper ascoltare per meglio venire incontro alla esigenze della popolazione. Rivolgendosi poi ai comandanti di ogni grado li ha invitati a loro volta ad essere vicini al proprio personale a cui non far mai mancare il sostegno e l’incoraggiamento nei momenti di difficoltà.
La visita è poi proseguita con l’incontro con il Prefetto di Asti, dott. Claudio Ventrice, il quale ha espresso all’Arma il suo pieno apprezzamento per l’impegno quotidianamente profuso, con la Presidente del Tribunale, dott.ssa Ombretta Salvetti e con il Vescovo Mons. Marco Prastaro.
Prima di lasciare la Provincia il Generale ha voluto far visita al Santuario della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, dove tra pochi giorni ne verrà celebrata la ricorrenza in occasione dell’anniversario della battaglia di Culqualbert e della giornata dell’orfano.