Il sindaco di San Martino Alfieri e consigliere della provincia di Asti Andrea Gamba è stato prosciolto da ogni accusa.
Lo fa sapere il suo avvocato difensore Alberto Avidano. Gamba era finito nell’indagine della guardia di finanza Dolce Valle del settembre scorso legata a una presunta truffa i danni dell’Unione Europea riguardo a un evento che si era tenuto nell’Albese cinque anni fa. La contestazione riguardava i contributi ottenuti per la manifestazione di promozione territoriale.
“Ricevuta notifica dalla Procura Europea della chiusura delle indagini preliminari la difesa ha immediatamente chiesto l’interrogatorio al pubblico ministero Castellani, illustrandogli e sopratutto documentando l’assoluta estraneità diGamba rispetto alla vicenda”, ha ricostruito l’avvocato.
“Il magistrato, preso atto delle inoppugnabili argomentazioni difensive, non ha esitato a richiedere lo stralcio della posizione e l’archiviazione del procedimento – ha aggiunto Avidano -. Il Gip Belli, esaminati gli atti, ha pienamente condiviso le ragioni della procura e ha disposto l’archiviazione del procedimento relativamente alla posizione di Gamba, risultato del tutto estraneo ai fatti per cui era stato inizialmente indagato”.
Ha altresì ordinato il dissequestro e la immediata restituzione dei denari che a inizio indagini erano stati sequestrati al sindaco.
Il sindaco Gamba ha voluto commentare il suo proscioglimento da ogni accusa.
“ La dignità vale più di tutto ed il tempo rivela chi la possiede e chi no. Se si ha la pazienza di aspettare e la forza di rimanere in salute, ogni nodo arriva al pettine. Le accuse mosse sono infine risultate del tutto infondate, ma hanno comunque prodotto, almeno nella fase iniziale delle indagini, un’esposizione mediatica per me molto dolorosa, che mi auguro oggi possa trovare la giusta riparazione. Chi ricopre incarichi pubblici è sicuramente più esposto alle critiche ed al giudizio dell’opinione pubblica….nel bene e nel male! Ma se da una parte è certamente corretto informare i cittadini della vicenda, dall’altra mi hanno ferito alcune sottolineature, che hanno forse indotto nell’opinione pubblica un giudizio sommario e non invece una vera comprensione dei fatti”.
E ha aggiunto: “Ho dunque compreso sulla mia pelle quanto sia vera quella che prima giudicavo solo retorica: il processo è già, di per se, una pena! Dietro alle notizie pubblicate c’erano persone, famiglie e per me una vita privata e professionale in quei mesi messa duramente alla prova, non tanto dai fatti contestati (cui ben sapevo ovviamente di esser estraneo) ma dalla paura di non riuscire ad affermare la mia innocenza, a partire anche solo dal poterla dichiarare!
La vicenda si è poi conclusa diversamente e la giustizia ha fatto il suo corso! …E lo ha fatto bene accertando la verità, perché è questo che deve fare ed è questo che ogni cittadino per bene deve pretendere dal suo Paese!“
“Ho imparato dal mio papà che l’onesta non si vende e non si compra, lui me l’ha insegnata e io semplicemente cerco di viverla ogni giorno e di insegnarla a mia di figlia: in questi mesi questo mi ha dato serenità, insieme alle tante persone che mi sono stare vicine a cui va il mio ringraziamento – ha concluso –: mia moglie e la mia famiglia, la famiglia allargata dei miei amici, i miei colleghi di lavoro, la comunità che ho l’onore di amministrare insieme ai miei colleghi amministratori e più in generale il mondo vasto delle relazioni sociali che ciascuno di noi intrattiene e che , su di me , non ha mai dubitato!…infine il professionista di diritto e di umanità “.