“Quella dell’Arma è una grande famiglia. Grande e numerosa, composta non solo dai carabinieri in servizio, ma anche da quelli in congedo, dai loro genitori, dalle mogli e dai figli che condividono sacrifici e soddisfazioni”. E’ la famiglia il tema del nuovo calendario dei carabinieri per il 2015 presentato mercoledì mattina in concomitanza con tutte le caserme italiane. Asti non ha fatto eccezione. E’ stato il comandante provinciale Fabio Federici a illustrare pagine ricche di storia e passione. Per sottolineare l’importanza del tema scelto per l’anno a venire Federici ha voluto con sé tre rappresentanti dei militari in congedo, appartenenti alla sezione nazionale carabinieri di Chivasso, con le divise storiche datate 1883 (l’ufficiale Filippo Armando Ilardi, l’appuntato Gianluca Ghirardi e il maresciallo Ernesto De Marchi). Un segnale per sottolineare che carabinieri si nasce e si muore, non si diventa. Nel calendario dell’Arma che nel 2015 compirà 201 anni, molte foto storiche e alcuni stralci di lettere e scritti che i carabinieri, durante guerre, battaglie, ma anche prigionie, mandavano alle madri o alle mogli. In copertina invece un’immagine cara ai carabinieri, specialmente quelli piemontesi: la raffigurazione della Caserma Bergia prima sede l’Arma, istituita con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele I. “Si è cercato di puntare l’attenzione sul lato umano dell’uomo carabiniere”, ha spiegato il comandante provinciale.