“Le nostre stelle comete sono i poliziotti caduti sul lavoro”. Sono state prese in prestito le parole del capo della polizia Lamberto Giannini per spiegare come tutti gli uomini in divisa che hanno perso la vita in servizio siano un modello che alimenta ogni giorno il lavoro dei colleghi in servizio. Oggi si è tenuta la cerimonia di intitolazione dell’area benessere della questura di corso XXV aprile in memoria di Fiorentino Manganiello, l’agente morto in servizio il 15 novembre 1983.

Un momento molto toccante a conclusione di un iter complesso partito nel 2016. E visibilmente commosso era il questore Sebastiano Salvo che ha fatto gli onori di casa accogliendo anche il suo predecessore Alessandra Faranda Cordella sotto cui il progetto di ristrutturazione della zona benessere era cominciato.

Salvo ha parlato di una “giornata di memoria perché il fare esercizio di memoria è necessario per costruire il futuro”. 

“Il valore di chi ci ha preceduto deve  sempre essere preso a esempio per il nostro agire quotidiano”, ha commentato commosso davanti alla vedova dell’agente Marinella Lepre alla quale è stata consegnato il decreto di intitolazione firmato proprio dal capo della polizia.

La vicenda di Manganiello se la ricordano in molti.

L’agente in servizio di scorta a dei portavalori era stato ucciso nel corso di una rapina alle Poste Centrali di corso Dante quasi 39 anni fa.

Un giovane incappucciato entrò nei locali e pistola in pungo minaccio portavalori e poliziotto. Poi prese le borse con il denaro e tentò la fuga. Manganiello lo rincorse e quello sparò, uccidendolo.

E’ stato lo stesso questore ha parlare di una “vicenda dolorosissima per la polizia astigiana e non solo a cui fece seguito un processo dilaniante che vide sul banco degli imputati anche un agente della polizia di Asti, poi prosciolto definitivamente in Cassazione”.

In più “la verità processuale non consegnò nessun colpevole”. Oggi invece è il giorno della memoria, del ricordo e della profondo senso di famiglia che la polizia prova nei confronti delle vittime cadute in servizio e dei loro familiari.

E a dimostrazione che la polizia è davvero una grande famiglia ad Asti per l’occasione è arrivato anche Anotnio Borrelli, dirigente generale della polizia di Stato in rappresentanza del prefetto Giannini.

“Sta portando avanti il compito di creare una nuova direzione generale di polizia scientifica e cybernetica e per questo la sua presenza qui è molto importante”, ha commentato Salvo.

Già perché ieri oltre all’intitolazione dell’area benessere a Manganielli è stato inaugurato anche il nuovo gabinetto provinciale della polizia scientifica alla presenza del direttore del servizio di polizia scientifica Luigi Rinella e del direttore reggente del servizio di polizia postale e delle comunicazioni Ivano Gabrielli.

Il momento più toccante della mattinata è stato il ricordo di Manganiello “nobile esempio di eccezionale senso del dovere” come si legge proprio nelle motivazioni che il capo della polizia ha scritto per l’intitolazione dell’area benessere alla sua memoria.

Foto di Roberto Signorini