Rinvio a giudizio per Paolo Ricagno, ex presidente del Consorzio dell’Asti, accusato di falso ideologico e abuso d’ufficio. Lo ha stabilito oggi il gup del tribunale di Asti. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 11 novembre. Ad accusare Ricagno, 67 anni, difeso dall’avvocato Pesce, un esposto alla Procura dei vertici della cantina sociale Valle Belbo e l’Associazione Produttori di Moscato. Secondo le accuse nel 2010 Ricagno avrebbe inviato al ministero delle politiche agricole una lettera “falsata” per fare includere il territorio del Comune di Asti fra quelli in cui si può produrre il Moscato Docg, travisando la volontà espressa dal Consorzio. L’inserimento delle colline delle frazioni della città di Asti come vocate alla coltivazione del Moscato avrebbe favorito i proprietari locali a scapito delle attuali aziende agricole dislocate in 52 comuni delle tre province del sud Piemonte.