Nell’ambito dell’operazione Profumi dell’est, la guardia di finanza di Torino e Gorizia sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di 17 persone di origine rom-macedone (di cui 5 agli arresti domiciliari e i restanti 12 sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria), indiziate di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata all’introduzione, nel territorio dello Stato, di profumi e accessori di abbigliamento recanti segni distintivi di note griffe contraffatti, destinati alla commercializzazione nei mercati rionali del Piemonte, della Lombardia e della Liguria.
L’attività di polizia giudiziaria in corso (le esecuzioni delle misure cautelari sono in corso questa mattina, ndr), coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese – Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria Torino con l’ausilio della Compagnia Monfalcone, è mirata a disarticolare un presunto sodalizio, attivo sin dal 2017, in ordine alla cui esistenza sono stati acquisiti elementi gravemente indizianti mediante un’approfondita indagine, svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche e il posizionamento di telecamere e GPS veicolari, che ha portato al sequestro di oltre 18 mila prodotti “tarocco”.
Nell’ipotesi degli investigatori, infatti, l’organizzazione illecita avrebbe introdotto in commercio profumi, cosmetici, accessori di abbigliamento, pelletteria, occhiali e orologi recanti prestigiosi marchi contraffatti (Versace, Paco Rabanne, Gucci, Dolce e Gabbana, Chanel, Dior, Yves Saint Laurent, Ray Ban, Emporio Armani, Tommy Hilfiger, ecc.), provenienti, nella gran parte dei casi, dall’Ungheria.
“L’operazione in rassegna costituisce ulteriore conferma dell’azione che la Guardia di Finanza svolge a contrasto del fenomeno della contraffazione, a salvaguardia del tessuto produttivo italiano e a tutela della competitività delle imprese domestiche a livello internazionale”, spiegano dalla finanza.