Si chiama Stefano Massasso, ed è lui stesso che scrive alla redazione per raccontare quello che gli è accaduto in questi giorni: “Mi stavo dirigendo verso Isola d’Asti, dove risiedo, ma passando sul ponte di Corso Savona ho visto una ragazza camminare e subito dopo, dallo specchietto della mia auto, ho notato che la ragazza tenteva di scavalcare la ringhiera del ponte”. Massasso racconta di aver invertito il senso di marcia, parcheggiando l’auto e scendendo dall’auto.
“Ho chiesto alla ragazza di non fare questo gesto ma lei ormai era già dall’altra parte e mi ha detto che voleva ammazzarsi, che non avrei potuto fare nulla per aiutarla. Io continuavo a parlarle e cercare di metterla a proprio agio, chiedendole quali fossero i problemi e assicurandole che ero disposto ad aiutarla in qualsiasi modo; lei continuava a dirmi che che aveva troppi problemi e che si sarebbe ammazzata. Cercando di non farmi notare tentavo di fermare le altre macchine per trovare aiuto, perché ero molto spaventato”.
Si sono fermate delle auto e allora Massasso ha afferrato il polso della ragazza.
“La trattenevo tra la ringhiera e il vuoto, a quel punto lei mi guardava e mi chiedeva aiuto – spiega Massasso -. Con alcuni passanti che si erano fermati l’abbiamo tirata su di peso per portarla sul marciapiede. Lei mi ha abbracciato, ringraziandomi e dicendo che se non c’ero io ad aiutarla a quest’ora non ci sarebbe più stata”.
È stata avvertita la questura e gli agenti hanno chiamato un’ambulanza per portare la giovane in ospedale.