Trent’anni di carcere in primo grado in un processo con rito abbreviato. Il giudice del tribunale di Asti ha inflitto il massimo della pena a Dario Cellino, 92 anni, che il 9 novembre del 2018, sparò dalla finestra della sua cascina di Portacomaro e uccise il geometra Marco Massano, incaricato dal tribunale di svolgere una perizia su quella casa pignorata per i debiti non saldati con una banca.
Il giudice Di Naro, odpo una camera di consiglio breve, ha accolto le richieste del pm non riconoscendo all’imputato le attuanti generiche. L’anziano, che si trova agli arresti domiciliari in una casa di riposo della provincia, avrebbe agito consapevolmente, sapendo quello che stava facendo e non era al momento dei fatti incapace di intedere e volere. L’uomo difeso dall’avvocato Sabrina Zeglio in aula ha sempre ribadito di voler spaventare il geometra e di non avere nulla contro di lui ma bensì di essersi lasciato trascinare dalla rabbia contro la banca.
Il giudice ha inoltre stabilito un risarcimento danni di 2 milioni di euro per la moglie e i tre figli del geometra (costituitisi parte civile con l’avvocato Alberto Bazzano), 400 mila euro per ogni genitore e 150 mila euro per la sorella (parte civile con l’avvocato Silvia Merlino).