In un’azienda agricola di Nizza Monferrato negli ultimi cinque anni si era creata una centrale operativa per aiutare in modo truffaldino gli immigrati in prevalenza marocchini. Sono 39 ( 2 due italiani e 37 stranieri) le persone denunciate alla magistratura per vari reati: truffa ai danni dell’Inps, violazione delle norme in materia di immigrazione, falso ideologico con danno a carico dell’ente previdenziale di 40 mila euro. L’operazione condotta dal nucleo carabinieri operante in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro è stata illustrata oggi dal direttore dell’INPS Alberto Poggioli , dal direttore dell’Ispettorato del Lavoro Alberto Ivaldi e dal maresciallo Roberto Brunoni. Il titolari dell’azienda padre e figlio abitanti in un cascinale fatiscente circondato da un ettaro di terreni incolti hanno ospitato fittiziamente manovali per lavori agricoli, ( mai eseguiti), badanti e famiglie intere senza permesso di soggiorno. I due con il supporto di un commercialista hanno sfruttato l’Inps chiedendo assegni di disoccupazione, assegni familiari e di malattia, indennità di maternità e documenti per il permesso di soggiorno. Sono stati una quarantina i braccianti agricoli assunti fittiziamente per 4.200 giornate di lavoro nei campi. I titolari sono stati anche denunciati per mancata denuncia di reddito.