Oggi, al tribunale di Asti, è prevista l’udienza preliminare del processo che vede come imputato l’ex presidente del Consorzio Asti Spumante Paolo Ricagno con l’accusa di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Ad accusarlo, un esposto alla procura dei vertici della cantina sociale Valle Belbo e l’Associazione Produttori di Moscato. Nel 2010 Ricagno avrebbe falsificato una delibera del Consorzio inviando al Ministero delle Politiche Agricole un rapporto che auspicava l’inclusione del territorio comunale di Asti tra le zone a vocazione di produzione uva Moscato. L’inserimento delle colline delle frazioni della città di Asti come vocate alla coltivazione del Moscato avrebbe favorito i proprietari locali. Nel 2014 il procuratore della Repubblica Giorgio Vitari aveva archiviato la pratica relativa all’inchiesta compiuta dalla Guardia di Finanza. Al contrario il giudice Giacomo Marson si è opposto e ha riaperto l’inchiesta . Oggi, il Pubblico Ministero Giulia Marchetti dovrà decidere se archiviare la pratica o chiedere il rinvio a giudizio di Paolo Ricagno.