Sale l’attesa per la cerimonia conclusiva del Premio Asti d’Appello, che si terrà domenica 20 novembre alle 16,30 al Teatro Alfieri di Asti. Il Premio, organizzato dall’omonima associazione, è giunto alla quattordicesima edizione.

Questi gli autori in gara: Fabio Bacà “Nova” (Adelphi), Marco Belpoliti “Pianura” (Einaudi), Simona Lo Iacono “La tigre di Noto” (Neri Pozza), Antonio Pascale “La foglia di fico – Storie di alberi, donne, uomini” (Einaudi), Claudio Piersanti “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli), Paolo Roversi “Black Money” (SEM),Pasquale Ruju “Il codice della vendetta” (E/O), Melania Soriani “Bly” (Mondadori).

Dichiarano il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi: “La scelta degli 8 scrittori in gara per l’edizione 2022 del Premio Asti d’Appello conferma l’accuratezza e l’attenzione con cui gli organizzatori del Concorso ricercano penne esclusive in ambito nazionale. L’altissimo livello qualitativo dei testi in gara è la dimostrazione della vitalità e della ricchezza del patrimonio editoriale italiano. Il Premio Asti d’Appello, giunto alla sua 14^ edizione, rappresenta l’occasione per consolidare il talento di autori straordinari, che attraverso le loro arringhe, costruiscono veri e propri racconti nel racconto, determinando il valore aggiunto del Concorso. Complimenti dunque agli organizzatori per la scelta dei romanzi e in bocca al lupo a tutti i partecipanti!”.

Aggiunge il Presidente dell’Associazione Premio d’Appello Stefano Bertone: “Il nostro Premio conta ormai quattordici candeline e dà quindi prova di una vitalità e solidità, che confortano le persone che hanno sempre creduto nella validità dei suoi obiettivi. Nell’anno che è trascorso, accanto alla selezione delle opere da presentare al giudizio della giuria popolare e di quella togata, abbiamo svolto varie attività collaterali, tra le quali, principalmente, la celebrazione del centenario della pubblicazione di “Ulisse”, capolavoro di James Joyce, organizzando la pubblica lettura a staffetta di una selezione di brani del romanzo. Imprevisto il successo ed il seguito di pubblico, che inducono a prevedere anche per il prossimo anno la pubblica lettura collettiva di un romanzo, che sceglieremo in modo da interessare gli amanti della lettura, chiamando a collaborare anche gli studenti delle scuole superiori. Penso, in conclusione, che il bilancio della nostra Associazione possa ritenersi soddisfacente e spero che la cerimonia del 20 novembre prossimo confermi il mio giudizio”.

A giudicare le opere una doppia giuria: popolare e togata. La prima, formata dai soci dell’Associazione del Premio Asti d’Appello, si è espressa in biblioteca domenica scorsa, alla presenza del Presidente dell’Associazione Stefano Bertone e dei notai Marzia Krieg e Giorgio Amici. 

Ha votato più del 70% degli aventi diritto. È seguita una partecipata e apprezzatissima presentazione del libro di Benedetta Craveri “La contessa. Virginia Verasis di Castiglione”, con l’autrice intervistata dalla giornalista Laura Nosenzo.

A queste valutazioni si sommano quelle espresse dalla giuria giovane: per l’edizione 2022 hanno confermato la loro partecipazione 153 allievi che frequentano dalla classe I alla classe IV dei Licei Classico, Scientifico e Artistico, dell’Istituto tecnico Giobert, dell’Istituto Monti e dell’IPSIA Castigliano di Castelnuovo don Bosco con gli insegnanti referenti. A questi si uniscono nuovamente, dopo due anni di interruzione dovuta al Covid, gli studenti della Casa di Reclusione di Asti.

A comporre la giuria togata: Guido Carlo Alleva, avvocato del Foro di Milano; Giancarlo Girolami, presidente Tribunale di Asti; Simona Grabbi, avvocato del Foro di Torino; Cristiana Maccagno Benessia, avvocato del Foro di Torino; Alberto Perduca, già procuratore della Repubblica di Asti; Paolo Rampini, presidente sezione civile Tribunale di Asti.

Fondamentale anche quest’anno il lavoro di “lettura preventiva” di un gruppo di sei socie del Premio (Catterina Armao, Nella Baldi, Rosella Gerbi, Emanuela Gardenghi, Silvana Monticone e Anna Maria Migliarini), soprannominate “Ghost readers”, che si sono rese disponibili a leggere tutti i volumi finalisti nei premi letterari e quindi possibili candidati al Premio d’Appello per valutarli prima di formalizzare l’invito.

Domenica a teatro, durante la cerimonia, gli scrittori terranno un’arringa davanti al pubblico e alla giuria togatadalla somma dei voti delle due giurie, “ponderati” secondo il rapporto matematico tra numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, emergerà il vincitore del premio di 10.000 euro. Al romanzo più votato dalla giuria popolare andrà in premio un’esclusiva penna stilografica Aurora Hastil, icona del design italiano, grazie al prezioso sostegno di Cesare Verona, presidente e amministratore delegato di Aurora, storica azienda che produce a Torino prestigiose penne stilografiche. A tutti gli scrittori partecipanti verrà fatto dono di una penna Aurora. 

La novità di questa edizione sarà il Premio Rotary per il romanzo più votato dalla giuria giovane, purché diverso dal vincitore e dal più votato dalla giuria popolare. Al vincitore andrà una sterlina d’oro.

Al termine delle arringhe degli scrittori, mentre la giuria togata si ritirerà in camera di consiglio per stabilire il vincitore, ASO – Asti Sistema Orchestra, diretta da Fabio Poggi, presenterà il concerto “Tra Europa e Sud America”, con un programma di musiche di Morricone, Piazzolla e Piovani.

L’Associazione ASO nasce nel 2015, frutto dell’esperienza di Antonella Pronesti, che si è rifatta al “Sistema” ideato dal musicista e politico José Antonio Abreu in Venezuela, che ha contribuito in maniera determinante ad affrontare il problema dell’abbandono infantile, creando orchestre giovanili, progetto che si è rapidamente diffuso in tutta l’America meridionale ed ha trovato applicazione anche in altre parti del mondo, soprattutto nelle periferie disagiate. Il “sistema” permette di insegnare rapidamente a suonare uno strumento musicale e quindi a dar vita a orchestre, luoghi di aggregazione ma anche di condivisione di un’arte che unisce le persone e trasmette valori profondi. Dopo l’inizio, con pochi componenti, l’orchestra si è subito fatta notare ed in breve tempo ha potuto raggiungere un organico completo con tutte le famiglie degli archi, allargandosi poi anche al pianoforte all’arpa e successivamente anche al flauto. Fin dall’inizio la volontà è stata quella di fare formazione.  Oltre alle esecuzioni di brani strumentali, fin dall’inizio del suo percorso ha anche cercato l’avvicinamento al mondo del canto, con alcune esecuzioni solistiche. L’ASO vive grazie alla passione dei propri aderenti e al supporto delle famiglie, che credono in questo progetto per la gioventù di notevole impatto sociale e raro nel nostro territorio.

A presentare la serata l’attrice Chiara Buratti. Non mancheranno le ormai irrinunciabili recensioni del giornalista Massimo Cotto.

L’ingresso è gratuito previo ritiro contromarche presso la biglietteria del Teatro Alfieri: dopo gli associati al Premio, che hanno potuto già ritirarle, da martedì 15 novembre le contromarche saranno disponibili anche per i non soci, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.

La serata sarà trasmessa anche in diretta streaming sulle pagine Facebook del Premio e della Biblioteca Astense.

Prima dell’inizio della cerimonia, dalle 15,30 in Sala Pastrone gli autori finalisti incontreranno il pubblico e saranno a disposizione per firmare i libri.

Il Premio si avvale della preziosa collaborazione del giornalista Alberto Sinigaglia ed è reso possibile grazie alla collaborazione di Biblioteca Astense, Inner Wheel, Rotary Club e Unione Industriale, e al prezioso contributo di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Banca d’Alba, Format, Saclà, Fondalpress, Farmacia Baronciani, Lipitalia 2000, Geosistemi, Alplast, Aurora, Officina della Scrittura e Azienda Vitivinicola Fratelli Natta.

Maggiori dettagli su www.premioastidappello.org