Il festival di letteratura di Asti Passepartout giunge nel 2009 alla sua sesta edizione confermando la collocazione nel mese di giugno, dal 9 al 14, al fine di poter porre in essere, come lo scorso anno, le alleanze produttive, organizzative e tematiche con i festival estivi di AstiTeatro e AstiMusica nell’ambito di AstiCittàFestival.
La data che identifica un momento ritenuto fondamentale nel percorso culturale e storico della nostra società, dallo scorso anno formula adottata come filo conduttore del festival, sarà il 1929, data di inizio della decade nota negli USA come ‘the bitter years’: e gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno rafforzato la convinzione che una riflessione ad ampio raggio sugli anni della prima crisi economica globale potesse servire a meglio comprendere il difficile momento che stiamo vivendo.
Passepartout ha una forte connotazione storica, ma la declina a 360°, preoccupandosi di stabilire un costante raffronto tra l’anno prescelto e il presente. La storia per la prossima edizione sarà soprattutto storia economica, ma largo spazio sarà dedicato anche alle tematiche politiche, senza dimenticare però quegli aspetti di costume, drammatici, ma se possibile anche frivoli, che hanno connotato un’epoca e che sono presenti all’immaginario collettivo come tipici di essa.
In attesa e come preparazione al festival, dalla metà del mese di marzo ogni mercoledì sera per 10 incontri verrà proposta la visione di un film del 1929 o sul 1929, secondo una scelta operata da esperti del settore che cureranno anche la presentazione delle pellicole: il 18 marzo, alle 19,15 in Sala Pastrone, Salvatore Leto introdurrà “Questa è la mia terra”. Il 25 marzo sarà la volta de “Il grande Gatsby”, presentato da Gianluigi Bravo.