Vicino all’eroina Luigia Battistotti Sassi, guardato a poca distanza da Camillo Benso conte di Cavour e Giuseppe Garibaldi: da ieri il ritratto del generale Giuseppe Govone è entrato a far parte della Quadreria del Museo del Risorgimento. Ad affidare il dipinto alla Città di Asti è stato il Comune di Isola con una cerimonia ospitata al Museo di Sant’Anastasio. Come ha sottolineato il direttore dell’Israt Mario Renosio, l’ingresso di Govone (militare, diplomatico, ministro di Stato) nel museo è stato voluto per rimarcare l’importanza della sua figura nel contesto risorgimentale nazionale. La particolarità dell’evento è stata segnata dalla presenza alla cerimonia, accanto ai sindaci di Asti e Isola Fabrizio Brignolo e Fabrizio Pace, dei tre ex primi cittadini isolani Franco Cavagnino (sotto la cui amministrazione ha preso forma il progetto di donare il dipinto al Museo del Risorgimento), Alberto Botto e Erildo Ferro. Il quadro, realizzato dal pittore isolano Giancarlo Gianotti, riproduce un ritratto di Govone, all’epoca della II guerra di indipendenza, conservato al Museo del Risorgimento di Torino. Sull’importanza della nuova acquisizione nella Quadreria di Palazzo Ottolenghi si sono soffermati Brignolo e Pace insieme al conservatore del museo Roberto Nivolo. Le radici isolane del generale sono state tracciate da Erildo Ferro, appassionato ricercatore di storia locale, mentre Ezio Claudio Pia, docente comandato all’Israt, ne ha definito la personalità in relazione al suo percorso militare e politico. A conclusione della cerimonia, curata dall’Israt con Società di Studi Astesi e Biblioteca Comunale di Isola, il quadro è stato trasferito al museo.