Sabato 17 marzo alle ore 18 nella Sala Colonne della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, in via Goltieri 3a, l’Associazione Premio Letterario Asti d’Appello organizza la presentazione del libro di Alberto Sinigaglia “Il pappagallo e il Doge” (Biblioteca dei Leoni, 2017). Veneziano, Alberto Sinigaglia ha iniziato giovanissimo la carriera di giornalista. Dopo Epoca e Panorama, ha lavorato dal 1971 a La Stampa, quotidiano per il quale ha fondato il settimanale Tuttolibri e curato a lungo i servizi culturali. Ha fondato e diretto Musica Viva e il Giornale della Musica. Ha condotto programmi radiofonici e televisivi della Rai. Dirige i Classici del giornalismo di Aragno editore ed ha insegnato per molti anni giornalismo presso l’Università di Torino. Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, ad Asti è, più che noto, di casa: ha assunto nel 2009 la direzione scientifica del Festival Passepartout e collabora alla realizzazione del Premio d’Appello.
Il libro “Il pappagallo e il Doge” sostanzia queste scarne note biografiche con le storie di una vita, attraversata e determinata dalla lunga professione di giornalista: incontri, amicizie, esperienze straordinarie in giro per l’Italia tra Venezia, la città natale, e Torino, sede della Stampa, passando per Roma e Milano e tanti altri luoghi. Alberto Sinigaglia ha un talento innato del raccontare e ciascuna delle sue storie ha la ricchezza e la densità di un romanzo. La cronaca delle occasioni e dei giorni si fa racconto d’avventura, i caratteri dei personaggi (che si tratti di Ugo Pratt, Mario Soldati, Aldo Palazzeschi, Massimo Mila, Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giovanni Spadolini o qualsiasi altro) diventano parte della trama stessa e ne guadagna la narrazione che ci trascina inavvertitamente dalla realtà dentro la leggenda. I suoni e le voci per le calli di Venezia o nei caffè e nelle trattorie di Torino o nelle stanze della redazione della Stampa intonano piccole sinfonie nei luoghi privilegiati del ricordo. Il libro della memoria si trasforma in affondo narrativo che, dietro le circostanze quotidiane, scopre la vita piena di significati, di prospettive, di veri e propri prodigi. La lievità, l’assenza di enfasi, la delicata ironia, la sensibilità visiva si fondono in una naturalezza che è il marchio di uno stile felice e coinvolgente.
Ingresso libero e aperto a tutti.
I soci del Premio Asti d’Appello sono invitati in Biblioteca prima della presentazione, alle 15.30 in prima convocazione, alle 16 in seconda convocazione, per l’assemblea dell’Associazione per deliberare il bilancio consuntivo 2017 e quello preventivo 2018.