La figura di Luigi Einaudi, secondo presidente della Repubblica Italiana (fu al Quirinale dal 1948 al 1955) sarà rievocata nella mattinata di sabato ad Asti, nel 150° anniversario della nascita dello statista piemontese in un convegno nazionale promosso da associazione Europa Duemila, Rotary Club Asti e Banca di Asti, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. 

Il convegno, che si inserisce nelle iniziative promosse in tutta Italia dal “Comitato Einaudi 150”, si terrà nel salone della Banca di Asti in piazza Libertà 23 con inizio alle 10,30 e vedrà gli interventi di cinque relatori: Pietro Paganini, docente universitario e fondatore di Competere.eu (“L’agricoltura cardine del pensiero einaudiano”), Giuseppe Facchetti, giornalista economico e presidente del Centro Documentazione e Ricerca Luigi Einaudi (“L’europeismo misconosciuto di Einaudi”), Luca Einaudi, direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché pronipote dello statista (“Luigi Einaudi tra storia e ricordi di famiglia”), Luigi Florio, avvocato e già sindaco di Asti (“Quel Presidente legatissimo ad Asti”), Giuseppe Vegas, presidente nazionale del “Comitato Einaudi 150” e già presidente Consob (“Einaudi, il Governatore che salvò la lira”).

L’incontro sarà aperto dai saluti di Giorgio Galvagno, presidente di Banca di Asti, e di Alberto Bazzano, presidente del Rotary Club Asti; condurrà il dibattito Rita Balistreri, vicepresidente dell’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei; uno spazio sarà riservato all’interlocuzione tra i relatori e i direttori de “La Nuova Provincia” Fulvio Lavina e di “Astigiani” Sergio Miravalle.

Luigi Einaudi, nato a Carrù nel 1874 e morto a Roma nel 1961, è universalmente considerato tra i principali protagonisti della ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Economista di scuola liberale, docente universitario, giornalista, scrittore, imprenditore agricolo, dopo la caduta del fascismo ricoprì gli importanti ruoli di rettore dell’Università di Torino, membro dell’Assemblea Costituente, Governatore della Banca d’Italia, ministro del Bilancio, del Tesoro e delle Finanze, Presidente della Repubblica.

Negli anni della sua Presidenza compì diverse visite in Asti e provincia, la prima delle quali a soli quattro mesi dall’elezione, pochi giorni dopo la tragica alluvione del 4 settembre 1948.