Un tema scottante, affidato alla freschezza di due giovani attori appena diplomati alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino a cui è stato chiesto un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante in una partitura sonora inquieta e multiforme. Lo stupro di Lucrezia di William Shakespeare, interpretato da Alice Spisa e Jacopo Squizzato nell’adattamento di Valter Malosti, andrà in scena al Piccolo Teatro Giraudi martedì 4 dicembre alle 21 per la Stagione Parole d’Artista diretta dal Teatro di Dioniso. La storia di come Tarquinio stupri Lucrezia, pazzo di desiderio per lei dopo le lodi del marito Collatino all’interno di una bizzarra gara tra generali, e di come il suicidio della vittima spinga il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica era stata succintamente narrata da Tito Livio e Ovidio e poi da Chaucer. In Shakespeare la voce di Lucrezia si dilata e diviene uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze della violenza vista dalla parte di una donna. Tarquinio risalta invece come una tra le più straordinarie figure di “villain” del panorama shakespeariano. I corpi presentati nella loro crudezza ed evidenza appaiono come imprigionati in una sorta di ring o tribunale, un universo concentrazionario circondato da microfoni, spiati da un ambiguo narratore-voyeur che si sovrappone lentamente alla figura del marito di Lucrezia, Collatino, cui darà voce e ombre Valter Malosti. Suoni Gup Alcaro costumi Federica Genovesi. Il costo dl biglietto è di 12 euro ridotti, 7 euro. Le prevendite sono aperte al Teatro Alfieri (0141 399057) dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17. La presenza di scene di nudo e contenuti tematicamente violenti potrebbero offendere la sensibilità di qualche spettatore, in generale si consiglia comunque la visione a un pubblico adulto. MN