Doppia importante inaugurazione, il 18 aprile, alle 18, ad Asti.
Oltre alla riapertura, in seguito alla conclusione del primo lotto di lavori di restauro, di Palazzo Mazzetti (acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti nel 2000), gli spazi delle esposizioni temporanee ospiteranno la mostra “Il teatro del sacro. Percorsi tra la scultura lignea di sei e settecento nell’astigiano”.
Opere selezionate per qualità. varietà, stato di conservazione, connessione con importanti documenti: la prestigiosa esposizione offre una riflessione sul ruolo della scultura lignea nell’Astigiano in un’epoca omogenea, tra Manierismo e Barocco.
Interpreta il territorio come crocevia di diverse influenze artistiche, dando quindi conto di esperienze quanto mai differenziate, dagli apporti fiamminghi (Michele Enaten), a quelli lombardo luganesi (stabiliti in loco, come i Bonzanigo, o attestati a Casale, come i Cassina, o a Torino, come il Plura) o comunque delle zone alpine e prealpine tra Lombardia e Piemonte, alla presenza di diverse botteghe torinesi, come quelle dei Clemente, di Ignazio Perucca o dei Riva, e al variato influsso delle produzioni liguri.
A gruppi e a sculture singole si affiancano testimonianze d’arredo, scelte per la diretta connessione coi temi esemplificati nella scultura e selezionate per la loro completezza, qualità e documenti significativi.
La mostra rappresenta anche l’occasione per dare rilievo a un gruppo di sculture, alcune mai esposte prima, provenienti dalle diverse parrocchie del territorio e restaurate grazie al contributo della Fondazione.
La mostra sarà corredata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, nel quale troveranno spazio saggi relativi alle specifiche problematiche della scultura, alle emergenze sul territorio, all’iconografia presente attraverso le tematiche più ricorrenti, alla committenza, al rapporto con la funzione devozionale e liturgica. Il catalogo presenterà anche le schede delle opere in mostra, quelle di alcuni restauri, il repertorio delle sculture nell’Astigiano oggetto della catalogazione della Soprintendenza e della Cei, il repertorio delle sculture trafugate nell’Astigiano e una appendice documentaria.
La mostra proseguirà fino al 18 ottobre, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio con il coordinamento scientifico della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico del Piemonte e la collaborazione delle Diocesi di Asti, Acqui e Casale.
Al comitato scientifico partecipano Guido Gentile, Franco Gualano, Elena Ragusa, Andrea Rocco, Carla Enrica Spantigati e Rossana Vitiello.
Scultori non identificati del XVII secolo: Madonna con Bambino, Incisa Scapaccino, Chiesa della Beata Vergine del Carmelo; Santa Caterina d’Alessandria, Nizza Monferrato, Chiesa di Sant’Ippolito; San Michele con il drago, Scurzolengo, Chiesa parrocchiale; Madonna con Bambino, Agliano; Annunciazione, Asti, Borgo Tanaro, Chiesa della SS. Annunziata; San Secondo e San Giuliano, Asti, Collegiata di San Secondo; Madonna con Bambino, Portacomaro Stazione.
Michele Enaten: Crocifisso, Asti, Collegiata di San Secondo; Santa Lucia, Asti, Collegiata di San Secondo; Sant’Antonio da Padova, Nizza Monferrato, Chiesa Nostra Signora di Loreto; Santa Margherita, Asti, Chiesa Santa Maria Nuova; Sant’Elena (?), Isola, Frazione Repergo, Parrocchia B.V. Assunta; Due busti di Enden, Asti, Chiesa della Consolata.
Francesco Borello: Calvario, Villafranca.
Giovanni Battista Bonzanigo: Educazione della Vergine, Chiesa di San Paolo, Asti; Ecce Homo, Confraternita SS. Trinità; Madonna del Rosario, Rocchetta Tanaro.
Carlo Giuseppe Plura: Cristo alla colonna, Asti, Chiesa di San Rocco; Pietà con un Angelo, Pralormo, Chiesa parrocchiale; Madonna con Bambino, Pralormo.
Ignazio Perucca: San Bartolomeo, Asti, Confraternita della SS. Trinità; Immacolata, Viarigi, Chiesa parrocchiale.
Stefano Maria Clemente: Madonna del Rosario, Castell’Alfero; Madonna del Rosario, Cocconato, Chiesa parrocchiale; Madonna addolorata con Cristo, San Damiano, Confraternita della SS. Annunziata.
Francesco Maria Riva: Madonna del Rosario, Cisterna.
Bartolomeo Varale: Madonna con Bambino, Costigliole, Chiesa parrocchiale.
Scultori non identificati del XVIII secolo: Statua della Madonna vestita, Agliano, Chiesa parrocchiale; San Giuseppe, Montechiaro, Chiesa di S. Caterina.
Busti Reliquiari: Coppia di busti, Maretto, Chiesa della Confraternita, sec. XVII; Coppia di busti, Cerreto, Chiesa parrocchiale, sec. XVII; Coppia di busti di vescovi, Dusino S. Michele, parrocchiale di S. Michele, sec. XVIII; Coppia di busti di vescovi, S. Damiano, Chiesa di S. Vincenzo, sec. XVIII.
Corredo d’altare: Bonzanigo, Corredo d’altare della chiesa di Costigliole; Paliotto d’altare maggiore, Costigliole.
Disegno: Bonzanigo, Disegno per un candeliere, Asti, Collegiata di San Secondo
Libro dei conti: con pagamenti a Enaten per la Santa Lucia.
Dipinto: seguace di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Madonna con Bambino eSanti, Montemagno.
Tessuti: Pianeta con Madonna e Bambino, Castagnole Monferrato, Parrocchiale; Pianeta con tessuto operato da confrontare con i tessuti più belli delle sculture in mostra, Castello d’Annone, Parrocchiale.