Martedì 24 settembre alle 17 si terrà presso Spazio Kor l’evento finale del progetto “C’è spazio per tutti!” rivolto alle famiglie di persone con disabilità e coprogettato con alcune realtà del territorio che offrono e costruiscono opportunità per favorirne l’inclusione sociale.
Il progetto “C’è spazio per tutti!”, nato in risposta al Bando della Fondazione CRT – Vivo Meglio 2022, ha messo in luce la necessità prioritaria di strutturare percorsi di accompagnamento alla genitorialità, nell’ottica dell’inclusione di tutti/e e della promozione della capacità progettuale delle famiglie .
Si è lavorato, attraverso un processo lento ma proficuo, alla costruzione di uno staff progettuale per il perseguimento dei seguenti obiettivi:
· superare il senso di abbandono e solitudine che spesso le famiglie con persone con disabilità vivono, già a partire dai primi anni e nelle varie fasi della vita
· sentirsi ed essere protagonisti nella costruzione di progetti e opportunità per sé e per i propri familiari e non meri fruitori passivi di servizi costruiti secondo logiche top down
· sentirsi parte della comunità locale, nell’accoglienza e nel supporto alla propria situazione individuale sperimentando ruoli sociali che permettano di scoprire le proprie capacità inespresse e di essere riconosciuti come persone con maggiore dignità
Il gruppo di lavoro ha visto protagonisti le aree e servizi del Comune di Asti (Area disabilità – Centro famiglie – Servizio Educativa territoriale), le associazioni maggiormente rappresentative per la tematica della disabilità e dello spettro autistico presenti in città (Anffas, AMA, Cepim), il Centro Servizi per il volontariato, l’Associazione culturale Associazione Craft per lo spazio culturale/teatrale e la Casa del Popolo, centro di aggregazione informale presente sul territorio. UniAstiss che ha fornito la professionista incaricata del supporto psicologico alle famiglie (dott.ssa Zoppi) e i ricercatori (prof. Carbone e dott.ssa Angelucci) che hanno curato le attività di ricerca e sistematizzazione dei dati.
Sono state realizzate azioni di supporto alla genitorialità positiva per i familiari di persone con disabilità, da 0 a 65 anni attraverso la proposta di incontri di gruppo con cadenza periodica.
“Dai lavori di gruppo sono emerse due tematiche generative: la prima legata all’impiego del tempo libero attraverso socialità e volontariato, la seconda inerente l’inclusione sociale della persona con disabilità nella comunità locale attraverso esperienze paralavorative e lavorative” afferma l’Assessore alle Politiche sociali Eleonora Zollo.
“Attraverso questo progetto, si è raggiunto l’obiettivo di aumentare la competenza delle famiglie, con le quali si potranno ideare possibilità future per rispondere ai bisogni emergenti” commenta il Sindaco Maurizio Rasero.
Nei prossimi mesi, si avvierà con le famiglie, diventate “esperte per esperienza” un percorso di co-costruzione di opportunità di inclusione sociale di bambini e giovani adulti con disabilità garantendo la sostenibilità del progetto.