Nuovo appuntamento online con la stagione Public “Oltre” dello Spazio Kor: domenica 16 maggio alle 21, in diretta Zoom, si terrà un incontro sullo spettacolo “Oleanna” di David Mamet, originariamente previsto in cartellone, con Elisa Menchicchi e Francesco Bolo Rossini, regia di Emiliano Bronzino, assistente alla regia Samuele Chiovoloni, costumi Agustina Castellani, una produzione Associazione Culturale Argo con il sostegno di Teatro Eliseo & La MaMa Umbria International.
Spiegano gli organizzatori: “Nonostante la riapertura dei teatri, abbiamo deciso di proporre questo appuntamento ancora con la formula online, sia perché gli attori hanno lavorato a questa speciale versione nelle ultime settimane, sia perché non è stato possibile riprogrammare con così breve preavviso una data in presenza. La compagnia ha selezionato, dai tre atti originali, due brani per raccontare trama e personaggi, introducendo il percorso di avvicinamento, scoperta e finalizzazione dello spettacolo”.
“Oleanna” è uno dei testi più rappresentati di David Mamet, un autentico caposaldo della letteratura teatrale americana. Sullo sfondo di una università americana si consuma fra il professore John e la studentessa Carol un confronto serrato. Uno spettacolo sulle implicazioni del potere derivante da età, ruolo e sesso.
L’idea per una nuova messa in scena italiana di “Oleanna” nasce dall’incontro di Elisa Menchicchi, attrice romana, con Emiliano Bronzino. Il regista piemontese ha avviato da anni una serie di incontri di indagine sull’opera e la parola di Mamet: insieme condividono la volontà di proporre una visione profondamente ambigua e appassionante del testo. Nel 1992 David Mamet, durante il caso di Anita Hill che accusò il giudice Clarence Thomas di molestie, scrive per il teatro “Oleanna”, che porterà lui stesso sul grande schermo due anni dopo nel 1994.
John, è un brillante professore universitario che riceve nel suo studio Carol, una studentessa scontenta, convinta della propria stupidità. L’insegnante cerca di essere comprensivo, di aiutarla; preso da problemi personali finisce col fare qualche affermazione potenzialmente ambigua. Una conversazione “normale” si trasforma in una vera e propria accusa: maschilismo, razzismo, molestie sessuali. Il professore, impotente, assiste al ribaltamento del proprio status, allo stravolgimento delle proprie certezze, di quelle sicurezze su cui ha costruito la propria vita. Un’allieva e un professore all’interno di un sistema dell’istruzione che promuove, blocca, premia, fa indietreggiare, spinge, giudica, istruisce, zittisce, etichetta. Un testo che inchioda, dove le due parti si scambiano e si invertono, dove i due scendono e salgono nelle loro posizioni più o meno consapevolmente. Grazie a un uso magistrale della parola, della bugia o del semplice vissuto personale Mamet taglia in due un’analisi della dinamica del potere, del controllo. Più in generale sviscera il concetto di verità, di vicende presunte accadute un’aula scolastica bloccandoci all’interno di un ring di pugilato dove le due voci sono in un apparente perfetto equilibrio. Monosillabi di lei, affondi di lui, tirate di lei, sospensioni di lui. Un avvicendarsi alternato di sali scendi alla ricerca di una risoluzione. Attraverso un “banale” episodio che tocca due generazioni, due ruoli, i due sessi. Più attuale che mai oggi questo testo, durante nuovi casi di sexual harassment, di violenza, di mobbing che fanno il giro del mondo in tutte le sfere della società.
La partecipazione all’incontro è gratuita e limitata a un massimo di 100 spettatori. È quindi necessario prenotare via mail a info@spaziokor.it oppure tramite Whatsapp con un messaggio al numero 388.7212317. Lo spettatore riceverà un link per partecipare alla diretta Zoom.
La stagione Public è realizzata da Spazio Kor in collaborazione con Città di Asti, Fondazione Piemonte dal Vivo, Teatro degli Acerbi, Parole d’Artista, Mon Circo e Concentrica, e con il sostegno di Fondazione CRT, Regione Piemonte e Fondazione CrAsti, con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Progetto PATRIC.
Per informazioni e aggiornamenti: www.spaziokor.it