È “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti il primo volume selezionato per l’edizione 2019 del Premio Asti d’Appello. Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller “Fiori sopra l’inferno”, edito da Longanesi, è il suo libro d’esordio e l’ha immediatamente segnalata come la nuova promessa del thriller italiano. Di lei scrive Donato Carrisi: “Ilaria Tuti ha creato non un personaggio ma una persona vera. Teresa Battaglia è più di una protagonista: è una luce piena di ombre, uno spazio dentro il nostro cuore. È già indimenticabile. Questo non è soltanto l’esordio di una scrittrice di grandissimo talento. Non è soltanto un thriller dal ritmo implacabile e dall’ambientazione suggestiva. Questo è il debutto di una protagonista indimenticabile per la sua straordinaria umanità, il suo spirito indomito, la sua rabbia e la sua tenerezza”. L’incipit è molto coinvolgente: “Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura”. Il Premio d’Appello si differenzia da tutti i Premi Letterari perché non effettua una selezione diretta fra tutte le opere letterarie pubblicate nell’anno bensì raccoglie il meglio di quanto ogni premio letterario ha già selezionato e proposto alle rispettive giurie, premiando colui che è ritenuto il migliore fra quanti non hanno vinto. Il Premio d’Appello raccoglie perciò la crema della letteratura italiana e, per questo motivo, ma anche per l’entità, è visto dagli autori come uno fra i più lusinghieri. Il premio si regge sul contributo di pochi sponsor, che ci auguriamo crescano di numero e peso, fatto che consentirebbe al progetto di acquistare una notorietà nazionale, del tutto meritata, di cui potrà beneficiare l’intera provincia. Intanto sono aperte le iscrizioni: gli interessati, vecchi e nuovi soci, potranno versare la quota, rimasta invariata a 100 euro, o direttamente in biblioteca o con bonifico bancario.
Per informazioni: http://www.premioastidappello.org/pagine.php?id=26