Si è sciolto in un ex aequo il verdetto della giuria del Premio Letterario Asti d’Appello: ieri sera, in un teatro Alfieri gremito, Dunja Badnjevic (L’isola nuda, Bollati Boringhieri) e Elena Loewenthal (Conta le stelle, se puoi, Einaudi) sono state proclamate vincitrici di questa edizione da Paolo Conte.
“Vorrei che questo premio trovasse una nuova continuità – ha detto Conte in conferenza Stampa – e che fosse perfino temuto nel panorama dei premi letterari italiani”.
Il nome di Badnjevic e Loewenthal, dopo un intervallo di oltre quarant’anni di sospensione della manifestazione, si affianca a quello di Italo Calvino nell’albo d’oro che vinse l’ultima edizione del Premio nel 1968 con Le cosmicomiche.
Un’eccezionale concentrazione di letteratura, musica, magistratura. La scelta è stata difficili, tra i migliori scrittori della stagione letteraria 2009: oltre alle vincitrici, Paola Capriolo (Il pianista muto, Bompiani), Christian Frascella (Mia sorella è una foca monaca, Fazi), Massimo Lugli (L’istinto del lupo, Newton Compton), Letizia Muratori (Il giorno dell’indipendenza, Adelphi), Antonio Scurati (Il bambino che sognava la fine del mondo, Bompiani), Andrea Vitali (Almeno il cappello, Garzanti). Impegnata in Francia, Delphine de Vigan, si è ritirata.
Tutta di nomi celebri la giuria togata: Paolo Borgna, magistrato del Tribunale di Torino, Carlo Federico Grosso, avvocato penalista già docente universitario e componente del CSM, Marcello Maddalena, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Torino, Carlo Nordio, procuratore aggiunto della Repubblica di Venezia e Luciano Violante, docente universitario già magistrato, deputato e presidente della Commissione Antimafia.
Il violonista Salvatore Accardo ha concluso con un emozionante concerto l’evento, offrendo così un’altra singolarità a una serata che ha visto una star tra i cantautori mondiali come Paolo Conte invitare una star mondiale della musica classica.