E’ stato ottimamente completato a cura del Laboratorio Nicola di Aramengo il restauro della lapide medievale del Campanile della Cattedrale di Asti che era gravemente degradata e ormai illeggibile. Con una grave perdita per la memoria storica e artistica della Città poiché l’iscrizione in essa contenuta attestava la data del giugno 1266 come inizio della ricostruzione della Torre campanaria poco prima crollata L’iniziativa del restauro si deve ad una sottoscrizione promossa dall’Associazione di volontariato culturale Tempi di Fraternità e dalla Società di Studi Astesi che ha interessato oltre 50 tra Enti (da segnalare la Fondazione CRAT e la Regione Piemonte) associazioni e singoli cittadini.. Essa è stata dedicata al ricordo di otto amici appassionati di storia e arte astigiana recentemente scomparsi o dei quali ricorre quest’anno l’anniversario della morte. E’ il caso questo del cinquantennale dalla scomparsa del sacerdote e storico don Alfredo Bianco e del trentennale da quella del prof.Ludovico Vergano. Gli altri ricordati sono: Elio Arleri,Renato Bordone,Italo Currado,Aris D’Anelli ,Fabrizio Gagliardi e Bruno Vergano. La cerimonia per l’inaugurazione si terrà venerdì 11 dicembre alle 17 a Palazzo Gazzelli di via Quintino Sella con gli interventi di Anna Rosa Nicola, del vescovo Francesco Ravinale, del canonico della Cattedrale architetto Alessandro Quaglia e dei promotori del restauro che presenteranno anche la Tabula Gratulatoria dei sottoscrittori. A seguire ci sarà in piazza Cattedrale lo scoprimento ufficiale della lapide e la consegna della Tabula al Museo diocesano del Centro San Giovanni..