Continua con successo il cartellone del festival “Paesaggi e oltre”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO. Il Festival quest’anno promuoverà anche quest’anno la candidatura all’UNESCO dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero e ha il prestigioso patrocinio del Parco Culturale Piemonte Paesaggio. La direzione artistica è affidata ad Arte & Tecnica ed al Teatro degli Acerbi. Martedì  6 agosto alle 21,30 a Castagnole Lanze nel Cortile Scuola Materna la compagnia Agriteatro (nata da un’idea di Tonino Conte del Teatro della Tosse di Genova) presenta una novità assoluta: Bacco e Boccaccio, omaggi a sorsi fra parole e note agli inganni di Messer Giovanni Boccaccio”. Si tratta di uno spettacolo musicale al femminile che esplora alcune delle più sapide e divertenti novelle tra quelle scritte da Giovanni Boccaccio, in cui la sensibilità verso il mondo femminile è sempre fortemente presente, con molti diversissimi ritratti: si va dalla “Ciciliana bellissima” che porta Andreuccio alla perdizione, alla matura femminilità della Giovanna adorata da Federigo degli Alberighi, fino all’algido spirito di sottomissione di Griselda . Il tutto fra i colori, i bouquet e i sapori di vini rossi, come la passione, o bianchi frizzantini, come le chiacchiere delle protagoniste, che saranno offerti al pubblico per un assaggio capace di sciogliere l’indole degli spiriti più cauti, mentre l’assaggio del mondo femminile alle soglie del mondo moderno così ben intuito dal Decamerone avrà il segno della più libera e immateriale delle arti, quella della musica. In tutto il Decameron, ripartite tra le cento novelle, vi sono un totale di 62 occorrenze del vocabolo “vino.” Boccaccio, quindi, anche se solo letteralmente, non disdegnava un bicchiere di quando in quando, con moderazione … possiamo anche azzardare, di contro,  che le 100 novelle sarebbero state una piacevole lettura anche per Bacco … ovviamente fra un sorso e l’altro. Pettegolezzo, maldicenza, curiosità, confidenza.. .le donne amano parlare e non per l’incontinenza dettata da una genetica vocazione, come talvolta  superficialmente e insofferente lo sguardo maschile immagina, ma per Amore, per essere comprese, per essere viste. Tre donne, feconde di parole, intessono la trama e la “cornice” per assolvere il compito affidato dal Boccaccio: ricominciare a vivere nella bellezza, nel buonumore, a dispetto delle brutture e della convenzione: riscatto della vita sulla morte. In scena Silvia Bottini, Susanna Gozzetti e Maria Pierantoni Giua dirette da Gianni Masella. Ingressi a € 5,00, info e prenotazioni cell. 339/2532921 – www.langamonferrato.it / www.arte-e-tecnica.it / www.teatrodegliacerbi.it e su facebook e twitter. Il prossimo appuntamento è domenica 11 agosto a Montegrosso d’Asti in piazza del Castello con lo spettacolo musicale “Il mio amico Giorgio Gaber” che in questi giorni è stato presentato al Festival Gaber.