“Ma i telegrammi continuano ad arrivare. Arrivano, arrivano… Anche la notte, pare di sentire il loro ticchettio… E noi non rispondiamo, come una volta, montando a cavallo e gettando nel campo di battaglia la nostra persona: ma mandiamo altri telegrammi, che si svolgono nel mondo silenzioso… Ma forse è troppo presto, voler parlare. Verrà la guerra e ci porterà tutti avanti nel suo soffio, come rami buttati avanti nell’uragano”.
Era il 18 maggio 1915 e una manciata di giorni dopo l’Italia sarebbe entrata in guerra. Con queste parole l’ufficiale di Stato maggiore Angelo Gatti affidava il suo stato d’animo, ma anche le impressioni ricavate dalla posizione privilegiata di osservatore, a un diario.
Riflessioni e osservazioni che si possono ora rileggere nel libro inedito “E’ la guerra. Diario maggio-agosto 1915” appena pubblicato dalla società editrice il Mulino.
Il volume sarà presentato sabato 10 novembre, alle 17, all’Archivio Storico Comunale (via Cardinal Massaia 5, ingresso libero) nell’ambito del programma di eventi promosso da Comune e Prefettura per il Centenario della Grande Guerra.
Curatrice del libro è Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt che ha lavorato sui due grandi quaderni manoscritti di Gatti. Con lei interverranno all’incontro lo storico Ezio Claudio Pia (ricostruisce nel libro il percorso biografico di letterato di Gatti) e Barbara Molina, direttrice dell’Archivio Storico (descrive la documentazione che la famiglia Gatti ha lasciato in eredità al Comune di Asti, conservata a Palazzo Mazzola).
Il volume è la trascrizione fedele del diario di Gatti. In esso l’accademico e storico Nicola Labanca sottolinea le differenze con l’altro lavoro ben più conosciuto di Gatti, “Caporetto. Dal diario di guerra inedito (maggio-dicembre 1917)”, pubblicato dal Mulino nel 1964 e ancora oggi tra i titoli più venduti della casa editrice.
“Uomo dalla personalità ricca e dalla vasta cultura – si legge nella terza di copertina di “E’ la guerra” – dotato di autonomia di giudizio, capacità critica e lucidità di analisi, Gatti scrive le sue impressioni sull’andamento del conflitto e sui capi politici dell’esercito, senza risparmiare critiche e spunti polemici nei confronti di politici, di ufficiali, delle strategie militari messe in atto. Su tutto aleggia la consapevolezza che questa guerra, la Grande Guerra, sarà completamente diversa dalle altre, nuova e imprevedibile nei suoi sviluppi futuri”.
“Gatti – scrive Nicoletta Fasano nell’introduzione del libro – sa perfettamente di essere un testimone privilegiato, a cui è stato concesso di osservare i fatti da una posizione di primo piano e si sforza di annotare e documentare il più possibile, per non lasciare nulla all’oblio, comprese le numerose riflessioni sull’andamento della guerra in particolare sul fronte orientale. Egli è consapevole che terminata la guerra, le sue pagine potranno rappresentare strumenti preziosi per una narrazione ufficiale del conflitto”. Ma non solo: è lui stesso a chiarire lo scopo delle sue memorie: “Se nessuno vorrà questo libro, un giorno, servirà per me, per mio ricordo e per mio ammaestramento”.
Durante la presentazione all’Archivio Storico si potrà acquistare il volume (prezzo promozionale 20 euro) , stampato grazie al contributo della Provincia. La realizzazione di “E’ la guerra”, sottolineano i promotori, rappresenta un momento di grande sinergia e collaborazione tra enti diversi.