Giovedì 15 maggio alle 21 al Piccolo Teatro Giraudi di Asti (ex chiesa di Piazza San Giuseppe) si conclude l’ottava edizione della stagione Parole d’artista diretta da Valter Malosti. Spettacolo conclusivo EVA (1912-1945), da “Innamorate dello spavento” di Massimo Sgorbani, regia di Renzo Martinelli, con Federica Fracassi, dramaturgia Francesca Garolla audio e video Fabio Cinicola una produzione del Teatro i di Milano con con il patrocinio di Next / Laboratorio delle Idee.
Il costo del biglietto è di 12 euro – Ridotti over 65 e studenti 7 euro. Informazioni e prenotazioni: 0141/399057 – 399040 (biglietteria Teatro Alfieri).
Questa stagione è possibile, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2013 del bando “Arti Sceniche in Compagnia”, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e dei Comuni di Asti e di Moncalieri e dell’Istituzione Musica Teatro
Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro i in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich.
Si è consumata un’enorme tragedia e, nello stesso tempo, la tragedia stessa non riesce a compiersi. Eva, sola in scena, aspetta questa fine, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico. Eva è una donna che sta per morire ed è una donna innamorata. Innamorata di Hitler, fedele al suo amore fino all’ultimo istante. In questa tragedia mancata e grottesca Eva è un’eroina per cui non si può non provare tenerezza, nonostante tutto, proprio come se l’oggetto del suo amore potesse essere dimenticato. Eva confonde la sua storia con quella di Rossella O’Hara: c’è desiderio, ammirazione, battaglie da vincere e da perdere, fedeltà, fino alla fine. Eppure,da questo infinito amore, al di là del bene e del male, affiora la paura. Paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi, paura dell’amore stesso e di quello che l’amore può chiedere.
Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, Blondi, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale. Innamorate dello spavento si compone di tre testi distinti che Teatro i sta affrontando con la regia di Renzo Martinelli e l’interpretazione di Federica Fracassi. Il primo, Blondi, è stato prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2012-2013 e sarà nuovamente in scena sul medesimo palco a maggio. La seconda parte, “Eva”, un work in progress le cui tappe hanno portato a molteplici versioni dello spettacolo realizzate ad hoc per i luoghi ospitanti, dà voce all’omonima protagonista, Eva Braun che, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col Vento, il suo film preferito. Infine, la terza parte, che vede in scena Magda Goebbels e lo stesso fuhrer, vedrà una versione definitiva nella prossima stagione teatrale. La fine della guerra, la fine di Hitler.
Federica Fracassi, attrice (Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Menzione d’onore e Premio Eleonora Duse, Premio Ubu) conduce insieme a Renzo Martinelli il progetto di Teatro i, una vera e propria factory del teatro contemporaneo, attivo a Milano da qualche stagione. Interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche degli ultimi anni ha lavorato tra gli altri con Valerio Binasco, Valter Malosti e , recentemente, con Antonio Latella. In ambito cinematografico è stata diretta, tra gli altri, da Marco Bellocchio, Giorgio Diritti, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì.
Renzo Martinelli regista, è direttore artistico di Teatro i, compagnia di produzione che gestisce dal 2004 l’omonimo spazio teatrale a Milano. Le regie di Martinelli privilegiano un’autonoma costruzione scenica in costante dialogo con una drammaturgia della contemporaneità. Tra i suoi numerosi lavori ricordiamo: La Santa di Antonio Moresco (2000) vincitore del premio Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000; Prima della Pensione di Thomas Bernhard (2006), Incendi di Wajdi Mouawad (2011), Hilda di Marie Ndiaye (2011) – spettacoli per cui Federica Fracassi ha ricevuto il Premio Ubu -, Lotta di negro e cani di Bernard-Marie Koltès (2012). Teatro i nel 2006 ha vinto il premio Hystrio- Provincia di Milano.
Massimo Sgorbani è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e diplomato in Drammaturgia presso il Laboratorio di Scrittura Drammaturgica della Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”. Autore di sceneggiature cinematografiche e televisive, in ambito teatrale ha vinto il Premio Speciale della Giuria Riccione 2001 “Bignami- Quondamatteo” con il testo Angelo della gravità. Nel 2003 si è classificato secondo al Premio Fersen con il testo Il tempo ad Hanoi. Sempre nel 2003 ha ottenuto la “segnalazione di continuità” al Premio Riccione per il testo Le cose sottili nell’aria. Nell’agosto del 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia. I testi di Massimo Sgorbani sono pubblicati da Ubulibri, con il titolo di Teatro di Massimo Sgorbani, e da Editoria&Spettacolo con il titolo Due pezzi quasi comici. Recentemente è stata pubblicata dalla casa editrice Titivillus la trilogia Innamorate dello spavento.