Una passeggiata nei misteri del ghetto ebraico e una conversazione con la scrittrice ligure Cristina Rava: sono gli appuntamenti di questa settimana della rassegna “I mesi del giallo”.
A Nicoletta Fasano, ricercatrice Israt, il compito di condurre “Enigmi nel ghetto” stasera alle 21. “Percorrendo via Aliberti e via Ottolenghi – anticipa la protagonista della serata – proveremo a recuperare quella quotidianità fatta di famiglie al lavoro, pettegolezzi, amori clandestini, riti religiosi, litigi, solidarietà, come se stessimo spiando da persiane semichiuse una storia di tanto tempo fa. Aneddoti, racconti, si dice… ci accompagneranno per la Contrada degli Israeliti. Un salto in piazza Catena, davanti al Seminario Vescovile, ci porterà ai drammatici giorni del dicembre 1943, agli arresti ed alla detenzione degli ebrei astigiani: la loro vita sarà segnata o dalla fuga o dal viaggio verso Auschwitz. Qui proveremo a recuperare anche la memoria degli oltre 400 ebrei stranieri che nel totale silenzio sono stati internati nell’Astigiano: una storia dimenticata. Il ritorno in via Ottolenghi chiuderà la nostra visita al ghetto: la severità della Sinagoga ci riporterà alle responsabilità della deportazione e della scomparsa di migliaia di persone nella Shoah, ma ci inviterà anche ad essere custodi di una storia e di una memoria che non sono andate perdute: basta stare in silenzio e le case, i vicoli, le botteghe ricominceranno a sussurrare…”.
La passeggiata è limitata a 35 partecipanti, che dovranno obbligatoriamente prenotarsi al 329.9866535. Il ritrovo, alle 21, è fissato davanti al Municipio di piazza San Secondo.
Di tutt’altro tenore la conversazione di domani, domenica 11 ottobre a Montiglio Monferrato nell’ambito della fiera regionale del tartufo organizzata dal Comune, con Cristina Rava. Appassionata di cucina e del Piemonte, la scrittrice ligure presenterà uno dei suoi due libri di cui è protagonista il commissario Bartolomeo Rebaudengo (a conferma dell’affetto dell’autrice verso le genti piemontesi). Il titolo del volume, “Tre trifole per Rebaudengo”, è in piena sintonia con il contesto che ospiterà l’incontro, moderato dalla giornalista astigiana Betty Martinelli e ospitato sotto il Palatartufo di piazza San Rocco (ingresso libero).
La trama è avvincente: una passeggiata autunnale di Rebaudengo, nei boschi di Ceva, viene funestata da un atroce delitto, quasi un rituale che rimanda a un fatto di cronaca nera vecchio di dieci anni. Lo scenario è una bella villa sulla collina di Alassio, tra palme, eucalipti e profumo di mareggiate invernali. Nel frattempo gli uomini del commissario indagano anche su una vicenda poco chiara che si svolge all’interno di una sfarzosa galleria d’arte appena inaugurata. In uno di quei momenti grigi, durante le indagini, quando la soluzione sembra lontana e si avverte il peso della lentezza, un amico va a trovare Rebaudengo nel suo ufficio e lo aiuta a ritrovare la pista, come sa fare un buon cane da tartufi.